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Neonato morto a Taranto, serviranno altri esami per fare chiarezza sul decesso

 
Giacomo Rizzo

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Giacomo Rizzo

Mal di gola letale, indagati 34 medici

Eseguita l’autopsia, sono 27 le persone indagate

Mercoledì 07 Dicembre 2022, 11:17

TARANTO - Serviranno altri esami di laboratorio per fare chiarezza sul decesso del neonato morto il 25 novembre scorso all’ospedale Santissima Annunziata poche ore dopo essere venuto alla luce. A coordinare gli accertamenti investigativi è il pubblico ministero Remo Epifani che, per la morte del neonato, ha iscritto nel registro degli indagati 27 persone tra medici, ostetriche e personale sanitario del reparto in cui era stata ricoverata la mamma del bimbo. Lunedì pomeriggio è stata eseguita l’autopsia da parte di un pool di consulenti composto dal medico legale Roberto Vaglio, dal neonatologo Pietro Caprio e dal ginecologo Gerardo D’Ambrogio. Tra 60 giorni l’esito degli esami peritali. L'ipotesi di reato su cui si indaga è quella di omicidio colposo. A quanto si apprende, la donna, prima di partorire, era stata ricoverata per cinque giorni in ospedale. Anche i legali degli indagati hanno nominato propri consulenti. Il collegio difensivo è comporto dagli avvocati Egidio Albanese, Diego Maggi, Alessandra Semeraro, Raffaele Errico, Stefania De Vincentis, Enzo Vozza, Claudio Petrone, Carlo Petrone, Sabrina Rizzo, Valentina Ornisco, Caterina Campanelli, Martino Paolo Rosato, Carmine Urso, Pasquale Annichiarico, Alessandra Tracuzzi, Maria Rosaria De Cosmo, Daniele Lombardi e Francesco Fischetti.

L’inchiesta è stata presentata dopo la denuncia presentata dall’avv. Andrea Cipriani per conto dei genitori del piccolo: il papà tarantino di 48 anni e la mamma 37enne della provincia di Brindisi. Ai consulenti il pm chiede di accertare le cause «e il momento della morte, anche alla stregua della documentazione clinica in atti e di quella ulteriore che riterranno utile acquisire, ove esistente presso enti pubblici e privati, nonchè previo esame della placenta e ulteriori eventuali accertamenti che riterranno necessari; se siano ravvisabili condotte negligenti, imprudenti o imperite da parte del personale medico e ostetrico che prestò cure mediche» alla gestante e al neonato.

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