TARANTO - «Le prossime elezioni amministrative di Taranto sono davvero molto importanti. Mai come in questo caso, l’intera Italia guarda a quel che accadrà a giugno nel capoluogo ionico. Per questo, anche per questo, la comunità tarantina deve sostenere la ricandidatura a sindaco di Rinaldo Melucci, dar fiducia al centrosinistra e far sì che la città resti nella stessa filiera politico - istituzionale che governa a Bari e a Roma». Lo sostiene, in un’intervista concessa alla Gazzetta, Rocco De Franchi, tra i fondatori del movimento politico «Con» e strettissimo collaboratore del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
De Franchi, eppure lei qualche ruggine in passato l’ha avuta con Melucci. È sicuro di volerlo sostenere?
«Vero, ma proprio questo le dimostra quanto sia autentica la mia adesione. Melucci, anni fa, ha commesso degli errori che ha poi riconosciuto. Ma anche chi, a Taranto, ce l’ha sulle scatole non può non riconoscere come, dal 2017 in poi, il capoluogo ionico sia nettamente migliorato in termini di progettualità e di realizzazione di opere pubbliche. Ora, grazie a Melucci e al sostegno ricevuto dal presidente Emiliano, Taranto è una città moderna che recita un ruolo importante in Italia, ma direi nel Mediterraneo. Bisogna continuare su questa strada».
Già, Emiliano. Per il centrodestra, il presidente della Regione manovrerebbe l’azione politico - amministrativa del candidato del centrosinistra.
«È un’assoluta sciocchezza. Emiliano, mi creda, non mette becco neppure al Comune di Bari, figuriamoci se possa farlo a Taranto».
Lei, però, ha fatto parte della prima giunta Melucci. Un caso?
«Quella nostra esperienza, in cui io e Aurelio Di Paola dimostrammo comunque di... saper leggere e scrivere, non fu sostenuta da Emiliano che avrebbe preferito per noi un incarico tecnico o dirigenziale. Temo che questo sia piuttosto lo slogan, un po’ consumato, di chi non ha argomenti».
Si riferisce agli avversari di Melucci, evidentemente.
«Lì, in quel raggruppamento così tanto eterogeneo, ho anche degli amici. Ad uno, in particolare, voglio bene. Ma sono convinto che la maggioranza degli elettori di Taranto vorrà dare continuità al suo timoniere ovvero a Rinaldo Melucci. Che, davvero, ha fatto un buon lavoro».
A proposito di elezioni, la lista di «Con» è chiusa?
«Ancora no. Ma perché tutta questa fretta, tutta questa ansia? Si vota a giugno e le liste si chiuderanno entro la prima decade di maggio. Ad aprile, vedrete quante sorprese ci saranno ancora. Non mi sottraggo comunque alla sua domanda, e per quel che riguarda “Con” al lavoro ci sono Falcone e Lopane (assessore regionale al Turismo, ndr). Peraltro, di recente, è stata ufficializzata la candidatura di quel galantuomo di Fedele Moretti, già presidente dell’Ordine degli avvocati».
Potrebbe farne parte anche Piero Bitetti?
«Piero è uno dei pochi esponenti politici tarantini in possesso di lucidità e capacità di analisi. E anche quando è stato più lontano da Emiliano, ha messo sempre Taranto al primo posto. Per lui, porte aperte».
Egidio Albanese starà dalla vostra parte?
«Il presidente Emiliano nutre verso di lui una stima sia dal punto di vista professionale che umano».