TARANTO - In attesa dell’avvio del confronto sul piano industriale, il 10 febbraio prossimo nello stabilimento siderurgico Arcelor Mittal di Taranto, non si placano le polemiche per la decisione dell’azienda, riferita dai sindacati, di tramutare in Cig Covid le assenze dei lavoratori. Fim, Fiom, Uilm e Usb hanno indetto 24 ore di sciopero venerdì 12 febbraio nei reparti Area energia, Trattamento acqua e Produzione gas, contestando «la non possibilità del corretto utilizzo delle ferie e della programmazione delle stesse» in base a decisioni ritenute unilaterali e «contro le norme previste dal Ccnl».
Il confronto di merito sul piano industriale quinquennale che prevede una risalita produttiva fino agli 8 milioni di tonnellate d’acciaio nel 2025, di cui 2,5 milioni da forno elettrico, partirà a breve. L’azienda, ottenuto il via libera dall’Unione europea sull'accordo con Invitalia, ha proposto alle organizzazioni sindacali un calendario di incontri tematici. Si parte mercoledì 10 febbraio, dalle ore 9.30, nell’Area Ghisa, a seguire giovedì 11 febbraio, allo stesso orario, Area Acciaieria; venerdì 12 febbraio Area Laminazione; lunedì 15 febbraio Area Logistica, Magazzini, Energia e Qualità.