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Taranto accordo Mittal-Invitalia, mons. Santoro: «Non si possono ignorare i cittadini»

 
 Vittorio Ricapito

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Vittorio Ricapito

Mons. Filippo Santoro

Il presule commenta l'ultimo provvedimento del Governo sul siderurgico

Sabato 12 Dicembre 2020, 16:29

TARANTO -  «In questi otto anni ne abbiamo visto tante; tanti decreti e tanti accordi, né riteniamo che l'ultimo provvedimento del Governo sul siderurgico di Taranto tenga conto di tutte le possibilità in campo, particolarmente quella di una progressiva totale decarbonizzazione, così come registriamo anche la mancata attenzione alla voce del territorio e delle istituzioni locali».

Lo sottolinea l’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro commentando l’accordo sull'ex Ilva tra governo e ArcelorMittal.

«Tutti - aggiunge - devono essere ascoltati purché si parli di soluzioni concrete e realistiche e non si possono ignorare i tarantini. Per questo continuerò a battermi. Un governo deve svolgere il ruolo che gli compete, governare, e sarà giudicato dai fatti». Mons. Santoro ricorda che Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, ha spiegato che «gli scienziati ci dicono che a meno che il mondo non tagli la produzione di combustibili fossili del 6% ogni anno fino al 2030, le cose andranno molto peggio. Invece, è sulla strada per salire del 2%. Stiamo andando nella direzione sbagliata. Solo un determinato #climateAction può prevenire il disastro».

Al vescovo «sta a cuore - conclude il presule - la salute dei cittadini e della città e quindi occorre eliminare la causa di tante malattie e di morti per l’inquinamento; allo stesso tempo desideriamo che nella drammatica situazione sociale ed economica che al Sud stiamo vivendo siano offerte proposte concrete per alternative che salvino i posti di lavori e garantiscano uno sviluppo eco-compatibile. Sarà quindi indispensabile utilizzare bene le risorse del Next generation Eu». 
 

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