TARANTO - E’ stata fissata il prossimo 28 ottobre l’udienza di discussione in camera di consiglio, davanti al Tar del Lazio, del ricorso con il quale ArcelorMittal ha impugnato il decreto con il quale il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha disposto la proroga del termine ultimo per la copertura dei nastri trasportatori (prescrizione n.6) del Siderurgico di Taranto al 30 aprile 2021, ma con una limitazione rispetto alle richieste dell’azienda che indicava 14 mesi a decorrere da maggio scorso (e quindi con un termine fissato al 31 luglio 2021). La fissazione è contenuta in un decreto monocratico a firma del presidente della Seconda sezione bis del tribunale amministrativo.
In particolare ArcelorMittal contesta il Decreto del Ministro dell’Ambiente del 29 settembre 2020, recante l’adozione «delle determinazioni motivate di conclusione della Conferenza di Servizi del 25 settembre 2020 per l’attuazione della prescrizione n. 6: interventi di chiusura nastri trasportatori per lo stabilimento siderurgico di interesse strategico nazionale Arcelormittal di Taranto (ex ILVA S.p.A.)», nonché verbali, note e pareri precedenti e successivi.
Nel decreto monocratico si dà atto della richiesta di ArcelorMittal volta ad ottenere l’abbreviazione dei termini per la fissazione della camera di consiglio, delle motivazioni della stessa e delle regioni di urgenza rappresentate «come connesse alla contrazione della produttività dello Stabilimento di Taranto discendente dai gravati provvedimenti e alla dedotta impossibilità tecnica di attuazione alle prescrizioni ivi contenute». Tutte ragioni, queste, ritenute «meritevoli di favorevole considerazione ed idonee a giustificare l'abbreviazione dei termini», con conseguente fissazione della camera di consiglio al 28 ottobre 2020 per la trattazione della misura cautelare.

In particolare ArcelorMittal contesta il Decreto del Ministro dell’Ambiente del 29 settembre 2020,
Lunedì 19 Ottobre 2020, 18:56