TARANTO - A poco meno di tre mesi di inizio dei lavori di adeguamento, è quasi tutto pronto. Mancano solo pochi dettagli per completare l’allestimento di arredi e laboratori scientifici presso la sede del corso di laurea in Medicina a Taranto il prossimo 12 ottobre, data e occasione nella quale sarà il presidente del Consiglio a tagliare il nastro della prestigiosa sede in piazza Ebalia (immobile dell’ex Banca d’Italia). La conferma è arrivata ieri nel corso della seduta degli Stati generali per l’università convocata in Prefettura ed alla quale ha fatto seguito un sopralluogo nella sede. Promosso dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mario Turco, presenti, tra gli altri, il prefetto Demetrio Martino, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, il presidente della Camera di Commercio Luigi Sportelli, il direttore generale dell'Asl Stefano Rossi (in videoconferenza), il presidente della Scuola di Medicina, Loreto Gesualdo, i rettori dell’Università di Bari, Stefano Bronzini, e del Politecnico, Francesco Cupertino, rappresentanti del Dipartimento jonico e di Asset-Puglia – l’incontro è servito soprattutto per dare il via al progetto di autonomia del polo universitario jonico. In cinque anni (si era parlato in passato d una prima sperimentazione triennale), si tratta di dare vita al quarto ateneo della regione. Per questo occorreranno sinergia e volontà degli altri atenei di Bari, Lecce e Foggia. Intanto, c’è da istituire un tavolo tecnico sotto la regia del governo che ne individui il percorso, ha indicato il sottosegretario Mario Turco. Ne faranno parte i rettori Bronzini e Cupertino, il direttore del Dipartimento Ionico Pagano e il presidente della Scuola di Medicina, Gesualdo. Il tavolo avrà il compito di elaborare il piano scientifico e individuare il piano di fattibilità per i primi tre anni.
Sono 60 gli studenti che quest’anno potranno essere ammessi nel corso di laurea che prenderà avvio nei prossimi giorni (in pista l’ipotesi un allargamento dei numeri dal prossimo anno). Al momento, col primo scorrimento delle graduatorie nazionali, sono 15 gli studenti già immatricolati. Da domani, col secondo scorrimento, i numeri cresceranno. A differenza dei loro colleghi che frequenteranno a Bari – fa sapere il presidente della Scuola di Medicina, Gesualdo -, gli studenti qui a Taranto dovrebbero poter frequentare tutti in presenza. Certo, dipenderà da come andrà la curva epidemica, ma al momento la maggiore capienza delle aule ed il fatto che non si tratti di una struttura all’interno del Policlinico, lascerebbero ipotizzare un percorso in presenza per tutti gli studenti in una sede che, peraltro, sarà da subito allestita con strumentazione di di ultima generazione in ambito medico. Quanto basterà – queste le intenzioni con cui il corso è nato a Taranto – a fare della sede jonica un modello all’avanguardia.
«Un salto di qualità che la Regione Puglia sta seguendo con grande attenzione e che costituisce un punto di arrivo rilevantissimo per una città che, attraverso la formazione di eccellenza, può riprendere il suo ruolo di città guida del Mediterraneo e soprattutto uscire dalla monocultura dell’acciaio», ha dichiarato ieri il presidente Emiliano. Soddisfatto anche il sindaco Melucci che ha evidenziato come «l’autonomia è uno dei temi fondamentali per il futuro della comunità ionica. È ormai – ha detto - una battaglia di civiltà e dignità per Taranto».