TARANTO - Imprenditori e lavoratori dell’indotto di ArcelorMittal hanno sciolto il presidio alle
portinerie che durava da 9 giorni ed era stato attuato per protestare contro i ritardi nei pagamenti delle fatture per un ammontare complessivo di 60 milioni. Dopo i due incontri di ieri sulla verifica contabile e quello di oggi, alla presenza dell’Ad Lucia Morselli, che ha confermato l’invio dei bonifici per il saldo del 100% delle fatture scadute al 31 ottobre, le imprese hanno deciso di interrompere la protesta.
I ritardi nei pagamenti da parte di ArcelorMittal avevano provocato problemi di liquidità e spinto diverse imprese a ricorrere alla cassa integrazione e a sospendere il pagamento degli stipendi.
Oggi è stata costituta anche una commissione paritetica, composta dall’azienda, da Confindustria e dagli enti locali, che vigilerà sul saldo dei pagamenti. All’incontro con Morselli hanno partecipato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci. All’uscita il governatore si è fermato con gli imprenditori dell’indotto e ha detto che «la solidarietà tra di noi, l’accordo e l’armonia, sono l’arma che ci ha fatto superare questo momento di difficoltà e sono anche il mezzo col quale arriveremo a risultati ancora più importanti». «Vi ringrazio - ha concluso - perché tutti voi avete condotto una vertenza civile, ordinata, secondo il diritto e avete dimostrato di che pasta sono fatti i pugliesi e i tarantini».
BOZZA PROTOCOLLO DA REGIONE - La Task force regionale per l'occupazione, che si è riunita ieri a Bari per esaminare la situazione di crisi legata alla vicenda ex Ilva, ha stilato una bozza di Protocollo d’intesa da sottoporre all’approvazione delle parti in causa che ha l’obiettivo di mettere in campo un’azione congiunta del Governo regionale con il Governo nazionale «al fine di individuare risorse ed obiettivi utili al contenimento della crisi industriale di Taranto e dei suoi effetti sul tessuto socio-economico». Lo rende noto l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Mino Borraccino, precisando che si intende «produrre un documento programmatico con il quale richiedere specifiche azioni di governo per Taranto, denominato Piano Integrato per il sostegno e lo sviluppo della città di Taranto.
Inoltre, la bozza di Protocollo prevede che la Regione Puglia promuova una convenzione con l’Associazione Bancaria Italiana, finalizzata alla sospensione dei mutui anche per i lavoratori dell’indotto ArcelorMittal, nonché finalizzata all’apertura di credito agevolato per le aziende operanti nello stesso indotto». Infine, si solleciterà la proroga della «Cassa Integrazione Straordinaria per l’area di crisi complessa di Taranto; la mobilità in deroga a favore dei lavoratori, provenienti da aziende operanti sempre nella stessa area di crisi industriale». E ancora: un piano «di politiche attive per la riqualificazione delle persone poste in CIG, anche in deroga, a zero ore e/o in mobilità in deroga, e un sistema di incentivi a favore delle imprese operanti nel territorio dell’area di crisi complessa di Taranto, che assumano con contratti di lavoro a tempo indeterminato nel biennio 2020-2021».
AD MORSELLI DISPONIBILE A CHIARIRE DUBBI - «In pochi giorni siamo riusciti a trovare una soluzione non solo per la situazione attuale, ma siamo riusciti a immaginare insieme un percorso di coordinamento tra la realtà produttiva locale e l’acciaieria. Quindi abbiamo pensato insieme di istituire un coordinamento tra le aziende del territorio e la nostra amministrazione perchè vorremmo che non ci siano scollegamenti, mancanza di comunicazioni». Così l’Ad di ArcelorMittal Lucia Morselli confermando l’avvio dei pagamenti per il ristoro del 100% delle fatture scadute al 31 ottobre. Morselli lo ha detto dopo l'incontro nello stabilimento di Taranto con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, il presidente di Confindustria Taranto Antonio Marinaro e una delegazione delle imprese che da 9 giorni presidiano le portinerie lamentando il mancato pagamento dei crediti vantati.
«Abbiamo avuto qualche difficoltà nei giorni scorsi - ha aggiunto - ma non voglio polemizzare perchè sono cose molto serie sulle quali abbiamo lavorato. Sono contenta di poter dire che con l’aiuto del presidente della Regione e del sindaco di Taranto siamo riusciti a risolvere questi problemi forse anche anche rapidamente perchè i giorni sembrano lunghi ma alla fine son soltanto giorni». «Qualsiasi altra difficoltà nel rapporto tra la realtà economica locale e l’acciaieria - ha aggiunto - deve essere risolto, deve essere facile». «Qualsiasi dubbio, qualsiasi difficoltà, qualsiasi incertezza, qualsiasi domanda o chiarimento abbiate, l’azienda è aperta tutti i giorni. Al di là delle riunioni programmate, tutti i giorni saranno buoni per venire a trovarmi». E’ l’invito che l’Ad di AcerlorMittal Italia, Lucia Morselli, ha fatto all’istituendo gruppo di coordinamento che - ha detto - si riunirà «credo con cadenza mensile, perché solitamente i pagamenti sono mensili». Il coordinamento è tra siderurgico e aziende dell’indotto. Morselli ha detto che «il presidente della Regione Emiliano e il sindaco di Taranto Melucci hanno voluto venire a far visita oggi alla nostra acciaieria, che è ospite della sua regione, la Puglia, e della sua città, che è Taranto. Oggi è una giornata importante perché è dedicata al territorio, alle aziende che lavorano, che sono nate qui, che assumono dipendenti della città, delle città vicine, e che vengono in acciaieria a fare il lavoro, lavoro che è fondamentale per la produzione dell’acciaio di Taranto». Sono "fondamentali i dipendenti, ma - ha sostenuto - altrettanto fondamentali sono il supporto e l’aiuto responsabile di queste aziende dell’indotto».
Morselli ha poi voluto evidenziare che «l'acciaieria non finisce con un suo perimetro. L’acciaieria di Taranto esce da questa cerchia in cui sembra definita, entra nella città di Taranto e nella regione Puglia, nelle vostre aziende. Abbiamo un lavoro molto importante da fare, oggi abbiamo costruito una comunione di intenti, oggi sappiamo che siamo tanti, che stiamo tutti insieme».
EMILIANO: COMMISSIONE VIGILERÀ SUI PAGAMENTI - «La commissione paritetica che è stata costituita con l’azienda sta vigilando affinché i pagamenti si allineino. Sono partiti ieri e proseguiranno, si è lavorato tutta la notte per quello che è stato riferito e il ristoro dei crediti prosegue oggi e verrà completato». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dopo la riunione sulla vicenda dei pagamenti delle aziende dell’indotto con l’Ad di ArcelorMittal Lucia Morselli, il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, il presidente di Confindustria Taranto Antonio Marinaro e una delegazione delle imprese.
Il governatore ha ringraziato l’Ad «per l’accoglienza e - ha aggiunto - volevo ringraziare anche tutti i suoi collaboratori perché nel giro di 24 ore siamo riusciti, seppure in emergenza, a dare delle risposte a una serie di valori umani prima ancora che aziende che per noi sono fondamentali. Per noi le persone rimangono fondamentali. Lavoro e salute sono cose che devono stare insieme e questo potrà accadere anche grazie a questo clima che si è instaurato. Non potrò dimenticare questa giornata». Emiliano ha apprezzato il «senso di responsabilità delle imprese tarantine che hanno consentito, sia pure con una vertenza dura per il bisogno che c'era di avere il saldo delle fatture per pagare stipendi e fornitore e permettere la prosecuzione del servizio, di arrivare a questo punto. Non sappiamo dire come andrà a finire, è stato fatto un primo passo che è premessa di qualunque cosa accadrà successivamente».
«Oggi sono stati ripristinati normali rapporti cordialità e reciproca collaborazione. Io sono per la prima volta seduto qui dentro. Oggi mi sono sentito a casa. E’ il primo giorno in cui questa acciaieria ha riconosciuto così rispettosamente il ruolo che non è mio perchè sono poca cosa, ma questa comunità e queste istituzioni si sono sentite riconosciute dalla fabbrica. Questa cosa è determinante per un cambio epocale di paradigma». Lo ha sottolineato il governatore pugliese Michele Emiliano dopo la riunione sulla vicenda dei pagamenti delle aziende dell’indotto con l’Ad di ArcelorMittal Lucia Morselli.
Emiliano ha voluto rivolgere un messaggio «a tutta la comunità. Continua la nostra battaglia per la coniugazione vera - ha osservato - tra la priorità che è la salute della persone e la seconda priorità che è il lavoro e la produzione. Non è finita qua. Io non so dire quale sarà il punto finale di questo equilibrio, ma nel momento in cui i rapporti tra le persone innanzitutto si riallacciano e poi dopo si chiariscono attraverso la reciproca conoscenza, io penso che questa battaglia che la Regione Puglia e il Comune di Taranto stanno facendo da anni potrà trovare una maggiore facilità di arrivare a una conclusione positiva per i cittadini». «Questa rassicurazione - ha concluso - ce l’ho anche oggi avendo notato il cambio di paradigma. E’ la prima volta che la fabbrica dialoga su una cosa veramente importante come il pagamento delle fatture. Io penso che ora questo cambio di paradigma potremo averlo anche per il resto e mi riferisco alla salute e all’impostazione della componente tecnologica della fabbrica».
MELUCCI: IMPORTANTE RICUCITURA DIALOGO - «Oggi in qualche modo abbiamo scoperto che le distanze sugli obiettivi finali e sulle soluzioni che stiamo tutti quanti ricercando sono meno ampie di quello che immaginavamo prima che questo dialogo con l’azienda partisse in maniera così semplice, così franca». Lo ha dichiarato il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci in una conferenza stampa congiunta con l’Ad di ArcelorMittal Lucia Morselli e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano sul tema dei pagamenti alle imprese dell’indotto.
«Noi chiaramente - ha proseguito - ringraziamo da parte della comunità ionica la dottoressa Morselli per questo elemento di chiarezza e di ricucitura di questo dialogo e auspichiamo che ora possano essere ristorate in breve tempo tutte le imprese dell’indotto. Noi ci siamo permessi non di entrare nel merito di quello che accadrà nei prossimi giorni con il governo piuttosto che nelle sedi giudiziarie, ma abbiamo rappresentato alla dottoressa Morselli e, per suo tramite, ai soci ancora una volta la questione che non abbiamo pregiudizi». Melucci rivendica «per questa comunità la sua centralità, i suoi bisogni. Da questo punto di vista io credo che possiamo essere utili come istituzioni alla costruzione di un percorso solido, trasparente. E' chiaro che molte cose ce le dobbiamo ancora raccontare su molti argomenti, ci dobbiamo ancora accapigliare, ma - ha puntualizzato il primo cittadino - è assolutamente positivo che cada quella nebbia, quella barriera che sembrava essersi sollevata tra la comunità e l’azienda siderurgica». L’obiettivo della comunità, ha evidenziato Melucci, è di «dare un contributo laico, sincero. Penso che i prossimi giorni saranno molto impegnativi, per nulla scontati, ma potremo affrontarli con coraggio e con la serenità che stiamo facendo del nostro meglio, senza filtri e retropensieri».
REGIONE E COMUNE SI COSTITUISCONO PARTE CIVILE - Come preannunciato nei giorni scorsi, la Regione Puglia e il Comune di Taranto si sono costituiti nel contenzioso civile fra ArcelorMittal e l’ex Ilva relativo al ricorso cautelare presentato dai commissari contro l'addio del gruppo franco-indiano. L’udienza, fissata per domani, dovrebbe essere comunque rinviata ai giorni prima di Natale in quanto le parti stanno cercando un accordo di principio e sostanziale in modo che gli stabilimenti siderurgici possano riprendere l’operatività ordinaria.
Alla luce dell’incontro tra i vertici di Mittal e il Governo di venerdì scorso, che ha aperto la strada a trattative per far proseguire l’attività di gestione degli stabilimenti da parte del gruppo franco indiano, l’udienza di domani, dopo un confronto davanti al giudice, dovrebbe portare ad un rinvio di qualche settimana del procedimento sul ricorso cautelare, probabilmente fino a prima di Natale.
Le parti, infatti, stanno cercando un accordo di principio e sostanziale in modo che gli stabilimenti siderurgici possano riprendere l’operatività ordinaria. Delle basi dell’accordo si potrebbe cominciare a discutere in udienza sin da domani e se il confronto sarà positivo, poi, col tempo le parti potrebbero arrivare a ritirare, da un lato, l’atto di citazione (presentato da Mittal) e, dall’altro, il ricorso cautelare (dei commissari ex Ilva). Per i commissari il via libera al rinvio del procedimento potrà arrivare solo se non ci sarà pericolo che ArcelorMittal possa andare avanti nello stop all’attività produttiva. E potrà anche esserci un secondo rinvio della nuova udienza che sarà fissata, se non sarà stato raggiunto ancora un accordo.
Nel frattempo, venerdì scorso i pm milanesi, che indagano sul fronte penale per i reati di distrazione di beni del fallimento Ilva, aggiotaggio informativo e omessa dichiarazione dei redditi, hanno depositato al presidente della sezione imprese Claudio Marangoni il loro atto di intervento nel procedimento civile. La Procura, associandosi al ricorso dei commissari dell’ex Ilva e riportando una serie di testimonianze di manager, ha chiesto al giudice una «pronuncia» che imponga al gruppo franco indiano «di astenersi dalla fermata degli impianti e di adempiere fedelmente e in buona fede alle obbligazioni assunte», ossia di rispettare il contratto d’affitto. La Procura, ad ogni modo, ora attende l’evolversi in senso positivo delle trattative tra le parti.
Intanto salta l’emendamento della Lega alla manovra per ripristinare lo scudo penale per l’ex Ilva: la commissione Bilancio del Senato ha giudicato inammissibile la proposta a prima firma Matteo Salvini.
LA REPLICA DI SALVINI - «Ilva: vergogna, governo in fuga. Da Conte e Renzi solo chiacchiere e bugie. Lasciano senza lavoro migliaia di lavoratori e condannano l’Italia a rinunciare a una produzione fondamentale per ogni paese industrializzato». Così il segretario della Lega Matteo Salvini dopo che la commissione bilancio ha dichiarato inammissibile il suo emendamento per il ripristino dello scudo penale sull'Ilva.