Sabato 06 Settembre 2025 | 23:47

Ex Ilva, vescovo: rischio disastro sociale. Sindaco: basta con i ricatti

 
Redazione on line

Reporter:

Redazione on line

Taranto, il vescovo invita a votare«Facciamo il nostro dovere in questatempesta di promesse inverosimili»in questa tempesta sa tempesta

Lunedì 04 Novembre 2019, 18:26

20:12

«Un disastro sociale». Così l'arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, definisce la volontà di ArcelorMittal di rescindere dall’accordo per l'affitto con acquisizione delle attività di Ilva Spa nella città pugliese. In una intervista a Radio Vaticana Italia monsignor Santoro chiede che «i commissari governativi intervengano affinché AlcelorMittal receda dalla volontà di abbandonare l’Ilva. E’ una calamità sociale che si prevede e che si aggiunge a quella ambientale. Si è stati inerti di fronte a questa possibilità, ognuno sosteneva un aspetto della questione. Ora ci vuole una concertazione a livello di governo centrale, perché finora si è stati ad attendere l’evolvere dei fatti senza intervenire. Le circostanze richiedono a tutti uno sforzo di rinnovata analisi e di creatività. Un’altra soluzione calamitosa sarebbe una cassa integrazione che duri 10-20 anni, ma questo - sottolinea Santoro - sarebbe aggirare l’ostacolo mentre dobbiamo creare posti di lavoro».

IL SINDACO: BASTA CON I RICATTI - Se la loro fosse solo tattica sarebbe già riuscita male, oltre che risultare uno sberleffo per una città che ha tanto sofferto e non è più disposta ad alcun genere di ricatto. Se non lo fosse, come in fondo ci auguriamo, dovremmo essere pronti ad un rilancio coraggioso, per i nostri lavoratori e per i nostri concittadini». Così il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, commenta la notizia della richiesta di rescissione del contratto avanzata da ArcelorMittal. Per il sindaco «è un momento drammatico per Taranto e per i lavoratori dell’ex Ilva, perciò la cautela deve essere massima».

«Attendiamo - prosegue - le determinazioni del Governo prima di pronunciarci sulle ultime iniziative di ArcelorMittal, che certo anche in questo momento, per quanto fosse nota la questione dello scudo penale, non ha brillato per senso di responsabilità e propensione al dialogo verso le Istituzioni e il territorio che li ospita, non senza nuove recriminazioni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)