TARANTO - “Galeotte” forse sono state quelle note di “Vattene amore”, in particolare quel “trottolino amoroso” che risuona nella mente, canticchiate da Giusy dal suo letto in Oncologia all’ospedale Moscati, a far scattare nei mesi scorsi quell’idea alla presidente dell’Avo (Associazione volontari ospedalieri), Anna Pulpito, di provare a riavvicinare Mietta, la nota cantante tarantina, una sua vecchia conoscenza.
Così, quando la telefonata è arrivata, Mietta non se l’è fatto ripetere due volte. Ha promesso di essere qui a Taranto e visitare da volontaria dell’Avo gli ammalati negli ospedali tarantini e, soprattutto, ha promesso di andare a trovare Giusy. E così è stato.
Con qualche giorno di ritardo, perché davvero quel raffreddore beccato alla vigilia di Natale non le consentiva di confermare quella data. Ma entro l’Epifania, sì. Ce l’avrebbe fatta. Così ieri, indossato il camice dei volontari Avo, accompagnata dalla chitarra di un giovane musicista, Mietta ha trascorso oltre sei ore in corsia intonando più volte i ritornelli più famosi delle sue canzoni. Ha cominciato proprio dal Moscati, da quel reparto di Oncologia, dove non ha saputo trattenere la commozione. Non avrebbe voluto, questo sì, avere gente e giornalisti lì a volerla intervistare. Garbatamente, ha respinto ogni tentativo. Più volte poi, le emozioni hanno preso il sopravvento. In Mietta, inesperta che ha chiesto consigli sul come approcciarsi da volontari agli ammalati e pare aver superato, col suo carisma ed un saper fare che le è venuto spontaneo, ogni timore. E nei tanti ammalati che l’hanno accolta con sorpresa ed entusiasmo. Anche i medici ed i responsabili dei reparti sono stati bene felici del “fuori programma”. Anche ad Ematologia, sempre al Moscati, non sono mancate le emozioni forti, soprattutto quando Mietta ha salutato prima una paziente da dietro un vetro di protezione, poi, coperta da una mascherina, le è stato concesso solo di fare capolino col capo sull’uscio della porta. Un grande sorriso ha illuminato il volto della giovane paziente. Poco dopo, in visita al SS. Annunziata, la cantante tarantina è entrata in tutti i reparti, ovunque salutata con grande affetto. Tra i momenti più toccanti, le tenere canzoncine per bimbi cantate, da mamma, ai piccoli ricoverati in Pediatria e nel reparto di Oncoematologia pediatrica. «L’ho ringraziata per tutto quello che ha fatto per noi - ha raccontato a fine giornata Anna Pulpito -. Ma è stata soprattutto lei a ringraziare noi per tutte le emozioni provate oggi qui».