ROMA - Sull'Ilva, i piani ambientali e occupazionali presentati da Arcelor Mittal «non sono soddisfacenti. Ci aspettiamo proposte migliorative, fortemente migliorative». Così il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, aggiungendo «sul piano ambientale ci sono novità, ma non entusiasmanti, sul quello occupazionale è tutto da vedere.
Dobbiamo analizzare tecnicamente le loro proposte». Uno dei presupposti per far ripartire la trattativa «è un passo in più
sul piano occupazionale, che invece in questo momento resta fermo al palo, dal punto di vista delle garanzie».
Sull'Ilva - ha continuato Luigi Di Maio - «ho detto chiaramente dall’inizio del mio mandato che gli obiettivi sono due: i livelli occupazionali e il fatto che i cittadini di Taranto debbano tornare a respirare. Questi due diritti richiedono delle innovazioni».
Per il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, poi, una cosa è certa: «ci si aspetta di più rispetto alle proposte che sono state fatte al precedente governo», i livelli proposti da Arcelor Mittal, infatti, «soddisfavano il vecchio governo, non questo qui. Quindi mi aspetto da questo punto di vista maggiori garanzie, sarà un confronto tecnico serrato tra i membri del mio staff, i commissari e la proprietà».
Sul piano occupazionale «ci aspettiamo qualche passo in avanti rispetto ai numeri di prima», ha aggiunto Di Maio che a una domanda sulla possibilità che sia ancora in ballo la chiusura dello stabilimento di Taranto ha risposo: «non voglio minacciare nessuno, non sarebbe corretto, anche perché abbiamo appena finito un incontro cordiale e ringrazio sicuramente sia le parti sindacali che la proprietà».
I sindacati «hanno ragione, i tempi sono strettissimi e io non voglio assolutamente sminuire questo fattore. Ogni ora che passa sento la responsabilità di quello che stiamo facendo. Stiamo lavorando a 360 gradi sul miglioramento del piano ambientale e di quello occupazionale», ha concluso.
Intanto non ci sono state reazioni ufficiali di Arcelor Mittal al vertice col ministro Luigi Di Maio sull'Ilva. Nessun comunicato da parte della multinazionale che si è aggiudicata l'acciaieria a giugno 2017 dopo una gara lanciata dai commissari. Nè Mittal ha commentato la richiesta di Di Maio di rafforzare e migliorare gli impegni assunti sia col piano ambientale che con quello industriale, in quest'ultimo caso con riferimento all'occupazione. Richiesta del ministro condivisa invece dai sindacati metalmeccanici, con i quali Di Maio si era confrontato prima di vedere l'azienda.