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Ilva, Di Maio: tarantini da garantire
Arcelor: siamo pronti a iniziare

 
Franco Giuliano

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Franco Giuliano

Martedì 19 Giugno 2018, 11:10

21:35

ROMA - Gli incontri proseguono positivamente, il ministro ascolta tutti, ma una soluzione per il futuro dell’Ilva ancora non c'è e non arriverà prestissimo. Lo fa capire lo stesso vicepremier, Luigi Di Maio, quando al termine di una fitta giornata di faccia a faccia dedicati all’acciaieria annuncia ulteriori approfondimenti e mette le mani avanti: «non abbiamo superpoteri, ma ce la metteremo tutta», d’altronde «mi si chiede di risolvere in 15 giorni una questione rinviata per 6 anni».

L’aver incontrato i massimi vertici di ArcelorMittal - che invitano a fare presto confermando di essere pronti a chiudere l'operazione di acquisto entro il periodo concordato ed essere operativi dal primo luglio 2018 - non è bastato a chiarire del tutto la situazione e a far prendere al ministro dello Sviluppo economico una decisione definitiva sul destino della fabbrica.
La parola d’ordine che ha caratterizzato tutti gli incontri di questa seconda giornata a tema Ilva è: ascolto. Il ministro Di Maio ha parlato poco, ma ha sentito tutto quello che Confindustria, associazioni ambientaliste tarantine, consumatori e ArcelorMittal avevano da dirgli.

Proprio questa sua propensione ad ascoltare è stata accolta positivamente dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che ha parlato di un incontro (il primo ufficiale con il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico) «molto sano dal punto di vista del confronto», apprezzando che Luigi Di Maio voglia studiare e approfondire. Abbastanza soddisfatti si sono mostrati anche gli ambientalisti tarantini, arrivati a Roma compatti e con un’unica richiesta: chiusura dello stabilimento, riconversione economica, salvaguardia dei redditi, bonifiche e tutela della salute. 

Per ora, risposte certe dal ministro Di Maio non sono ancora arrivate, ma una rassicurazione sì: «i cittadini di Taranto hanno diritto a respirare e io voglio garantirlo». Il vicepremier si è anche scusato con i tarantini per non essere riuscito - a causa dei tempi stretti - a raggiungerli direttamente in città, ma ha garantito loro «resteremo in contatto, perché nei prossimi giorni-settimane saranno prese decisioni importanti, di cui farete parte».

Che il tempo stringe il ministro lo sa e gliel'ha ricordato anche ArcelorMittal affermando la propria volontà e l’auspicio di iniziare il prima possibile l’attuazione dei piani ambientali e industriali per Ilva. In questo senso, l’azienda si è impegnata per un investimento totale di 4,2 miliardi di euro che comprende: più di 1,1 miliardi in conto capitale per l’ambiente, più di 1,2 miliardi (sempre in conto capitale) per spese in ambito industriale volte a recuperare la ritardata manutenzione e ad effettuare un consistente programma di investimenti negli altiforni e negli impianti per la produzione di acciaio e, infine, 1,8 miliardi di corrispettivo per l’acquisizione.

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