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Morire di caldo a quattro zampe

 
Morire di caldo a quattro zampe

Il caldo estivo quando diventa eccessivo è un grande nemico anche e soprattutto dei nostri amici animali di casa. Fido e Micio durante i mesi estivi non devono essere mai esposti a temperature elevate perché la loro pelle non lo consente

Sabato 06 Luglio 2024, 10:47

Il caldo estivo quando diventa eccessivo è un grande nemico anche e soprattutto dei nostri amici animali di casa. Fido e Micio durante i mesi estivi non devono essere mai esposti a temperature elevate perché la loro pelle non lo consente. La ragione della scarsa predisposizione al forte caldo sta nel fatto che loro non sudano: contrariamente a noi la loro pelle è sprovvista di ghiandole sudorifere esocrine e per questo sono impossibilitati a disperdere l'eccessivo calore incamerato, cosa per noi abbastanza agevole poiché in buona parte riusciamo ad eliminarlo proprio tramite la sudorazione. Per loro invece ad assolvere questo importantissimo processo vitale quale quello della termoregolazione interviene il caratteristiche respiro molto accelerato e prolungato ogni qualvolta la sua temperatura corporea tende ad innalzarsi. Con questo respiro ansimante, unitamente alla caratteristica lingua che sporge dalla bocca, si ristabilisce efficacemente il giusto equilibrio della temperatura corporea e quindi possiamo dire che per i nostri amici animali l'apparato respiratorio funge da termoregolatore. In altre parole l'apparato respiratorio del cane e del gatto si può paragonare al radiatore della macchina, che raffredda la testata impedendo che la macchina posso fondere il motore.

Ogni anno in giornate di torrido caldo come questo sono facili gli incidenti da colpo di calore. Per poterli evitare, poiché spesso mortali, soprattutto i cani devono essere tenuti in ambienti freschi e ventilati, evitando quelli con alte percentuali di umidità. Però, devo precisarlo, mai in mezzo alle correnti o peggio in ambienti umidi, altrimenti potrebbero insorgere raffreddori estivi e forme reumatiche acute. Inoltre è perentorio non sottoporli ad eccessivo esercizio fisico soprattutto nelle ore più calde della giornata, dalle 11 alle 17, per evitare il rischio del fatidico colpo di calore.

Vediamo come avviene e in cosa consiste. Si tratta di un'emergenza molto grave dovuta ad una prolungata esposizione del cane in ambiente surriscaldato e mi piace citare il più classico degli esempi: la dimenticanza del cane o del gatto in automobile (ma come molti ricorderanno anche di bambini) con i vetri chiusi e parcheggiata sotto il sole cocente. Come è noto, in simili circostanze in pochissimo tempo, mezz'ora o poco più, a quegli sfortunati soggetti si innalza la temperatura corporea giungendo a valori paradossali di oltre 43°C.

Tenendo presente che la «temperatura critica» che induce alterazioni irreversibili degli organi vitali è di 42,78°C si intuisce che in simili circostanze si hanno danni irreparabili come necrosi cellulare a carico di tutti gli apparati e soprattutto una grave iperemia cerebrale, ovvero il cervello è idealmente paragonabile ad una palla di fuoco.

Un altro terribile incidente è di dimenticare il cane su un balcone o su un terrazzo infuocato senza alcuna disponibilità di una zona d'ombra e magari anche senz'acqua. Ci sono dei cani maggiormente predisposti al colpo di calore e sono quelli appartenenti alle razze brachimorfe, ovvero quelli con testa grande e muso schiacciato, ma non sono esclusi anche tutti gli altri.

Quando a seguito di esposizione prolungata subentra il colpo di calore i sintomi principali sono: il respiro fortemente ansimante e la temperatura corporea che va al di sopra dei 42°C, eccessiva debolezza con intensa salivazione, forti tremori e possibili attacchi convulsivi, fino a raggiungere il coma e possibili altre complicanze ancora più gravi che precedono il decesso.

Come soccorrere i nostri amici indifesi? Se si ha la possibilità di intervenire precocemente, la prognosi sarà buona. Un rimedio attendibile lo si ottiene immergendo prontamente il cane in acqua fredda, preciso non freddissima, tenendolo immerso fino a quando la temperatura corporea non scende a valori normali. Se immergerlo è impossibile, un valido aiuto è praticare impacchi freddi sulle varie parti del corpo e sulla testa in particolare, oltre a praticare clisteri di acqua fredda. Con l’intervento tempestivo del veterinario gli verranno praticate appropriate terapie a base di sostanze analettiche cardiocircolatorie, unitamente a soluzioni elettrolitiche e corticosteroidi, al fine di prevenire lo shock. Per combattere l’edema cerebrale, in particolare, il sanitario potrà intervenire praticando soluzioni a base di mannitolo. I soggetti a maggior rischio sono in primis gli obesi, i cuccioli e gli anziani. Questi ultimi soprattutto quando già affetti da patologie cardiovascolari. ed ancora quei soggetti che hanno malformazioni congenite tracheali predisposti al collasso tracheale.

Concludo con alcuni consigli di ordine pratico. Mai dimenticarsi che d’estate il cane ha sempre bisogno di zone d’ombra. In luoghi così torridi, specie in particolari orari di canicola ed arsura, la sua cuccia deve essere sistemata in una zona ombreggiata, munita di tettoia che non sia il classico «pezzo di plastica» che produce ancora più calore a chi ci staziona sotto. Un altro particolare di vitale importanza è di metterli in condizione di bere spesso (la ciotola dell’acqua sia sempre piena). In questo periodo anche gli alimenti meritano una maggiore attenzione: siano sempre freschi e fatti consumare al momento, quindi di non lasciarli nella ciotola a lungo, poiché facilmente irrancidiscono e possono provocare patologie gastro-enteriche. Aggiungo che per l’eccessivo caldo, molti di loro sono inappetenti, per questo consiglio di dar loro da mangiare la mattina presto o la sera tardi.

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