Continua il progetto della Gazzetta del Mezzogiorno dedicato ai nostri amici a 4 zampe in collaborazione con Katja Brinkmann: giornalista, book writer (uno addirittura sulla Puglia) e fotografa tedesca che vive in Puglia da 15 anni. «Amo l’Italia e gli italiani e da quando ho il mio Labrador Sidney, di 2 anni faccio tante conoscenze in più rispetto a prima. È così che è nato il suo blog www.amazingdogstales.com per creare una sorta di album di ricordi tra animali e belle persone incontrati per caso per strada, e che in qualche modo diventano la tua famiglia».
Non pensarci troppo, fallo e basta!
Marcella, 55 anni, farmacista e appassionata nuotatrice, madre di due ragazzi, di Lecce, non avrebbe mai pensato di avere un cane. Cresciuta in una famiglia in cui i cani non erano mai stati ammessi, non sapeva cosa si stava perdendo. Poi è arrivatp Bowie, e la sua vita è cambiata. Mi ha raccontato la sua storia l'altro giorno, durante un caffè mattutino al bar 300Mila di Lecce, ed è troppo bella per non condividerla.
Come vi siete incontrati tu e Bowie?
«Me l'ha portato a casa un amico, che l'aveva trovato insieme a due fratellini camminando su una strada provinciale. Gli altri due erano stati adottati. E lui, il più timido, era solo al mondo. Il mio amico mi chiese aiuto in attesa di trovargli una sistemazione a lungo termine. Gli ho detto di sì, ma non avevo idea del guaio in cui mi stavo cacciando. Perché da lì, da casa mia, non se n'è mai andato. L'abbiamo chiamato Bowie, è un cane da pastore belga».
«Bowie è il cane più intelligente e intuitivo al mondo, non scherzo. Ha un'intelligenza straordinaria. Il nostro rapporto è speciale per me, perché mi ha cambiato la vita. Non avevo mai avuto animali, ai miei genitori non piacevano, avevano paura. Non avrei mai immaginato di averne uno in casa o addirittura - come adesso - volerne un altro. Bowie ha cambiato la mia sensibilità non solo nei confronti del mondo animale, ma mi ha fatto capire molte altre cose. È un rapporto di gratitudine, almeno da parte mia. Forse anche da parte sua, se non avesse incontrato me, chissà se sarebbe ancora vivo. Sarò sempre grata a lui di aver portato qualcosa di speciale nella mia vita».
«Le sue passioni? A differenza degli altri cani della sua taglia, non è così ossessionato con il cibo. Ama vagare libero, correre sulla spiaggia, non essere legato al guinzaglio. Non abbiamo un linguaggio speciale, sicuramente non uno stereotipato perché non è mai stato addestrato. Dipende molto dalle situazioni. Cerco di farmi rispettare nelle cose più importanti, e lui lo fa. Consiglio: comunque una salsiccia è sempre una valida ragione per fargli fare quello che voglio».
Se fosse una persona sarebbe certamente il mio terzo figlio, di quelli che arrivano in tarda età, inaspettatamente. E perciò la sua mamma ha un occhio particolare per lui».
«Amiamo Bowie per molte ragioni. È paziente, si fa accarezzare, baciare sulle orecchie, resta seduto paziente e accetta le nostre effusioni, forse eccessive».
«Bowie non fa mai nulla di strano, ma una cosa ci ha fatto ridere molto. Stava mangiando un pesce mezzo congelato che avevo messo sul fornello aspettando di tornare alla sera per cucinare. Ho ricevuto una telefonata da mia figlia che mi ha chiesto se avessi scordato di scongelare il pesce, e invece Bowie l'aveva fatto sparire. In maniera così discreta da non aver spostato neanche il piatto di un millimetro».
«Non è facile interagire con gli altri quando c'è Bowie perché ha paura a stare in mezzo agli altri. Abbaia quando vede un uomo vestito di nero col cappuccio. Quando c'è un certo tipo di persona che lo spaventa devo fisicamente mettermi tra lei e Bowie per rassicurarlo. Con me come filtro resta calmo. Se invece si spaventa, tenta di difendermi da ciò che lo agita».
«Quando parto lo lascio a Giusi Luperto, un'addestratrice di cani specializzata. È molto brava con cani di ogni tipo e lei e il suo cane sono diventati amici di Bowie. Quando poi vado a prenderlo fa finta di essere arrabbiato: si emoziona quando mi vede, ma poi sale in macchina e si gira dall'altra parte, non degnandomi di uno sguardo. So che lì sta bene ed è felice, Giusi mi manda i video mentre gioca con gli altri cani, e gli fa bene socializzare. Ma mi fa sentire sempre come se fosse una cosa ingiusta. Ogni singola volta».
«Di lui non c'è nulla che mi preoccupa o mi dà fastidio. Mi dispiace che abbia questo rapporto così controverso con ciò che lo circonda. Ma è stata un po' colpa mia, non l'ho abituato fin da piccolo. L'ho sempre tenuto molto a casa, a giocare in giardino».
«Insieme ci piace uscire dove lui può stare libero, dove non c'è nessuno, in campagna. Vorrei fargli vivere più esperienze così, in posti dove può essere libero per interi giorni e vagare senza guinzaglio. Bowie, come ho già detto, è il mio terzo figlio, terzo fratello dei miei figli. Dorme sul letto, su una coperta che ho messo lì per lui. Si muove su e giù tutta la notte, in base ai suoi bisogni».
«Consigli? Non vado su quello che dicono tutti, "pensateci attentamente prima di prendere un cane, ecc". È vero, un cane è una responsabilità e bisogna pensarci. Ma è anche vero che se avessi preso la decisione razionalmente, non l'avrei mai accolto in casa. Rinunciando alle cose più belle che mi siano successe nella vita. A volte le scelte d'impulso sono le migliori. Ti fanno scoprire un mondo di affetto, dolcessa, ricchezza che non avrei mai conosciuto».
PS: La farmacia di Marcella, Farmacia Casciaro a Lecce, vende anche medicine veterinarie. Insieme a un gruppo di amici ha costituito l'associazione Swim Il Salento, che vuole esplorare il tacco d'Italia, 222 chilometri in mare aperto, nuotando a stile libero, in estate e in inverno.