Sabato 22 Novembre 2025 | 20:02

Dalle stalle alle stelle nel vecchio macello

Dalle stalle alle stelle nel vecchio macello

 
Marco Smaldone

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Marco Smaldone

Dalle stalle alle stelle nel vecchio macello

Nell’attuale Archivio di Stato di Bari la presentazione del calendario 2026 dell’Associazione Gabriel

Sabato 22 Novembre 2025, 10:54

Dalle stalle alle stelle. Mai parole più appropriate e adesso vi spiegherò perché. È quello a cui mi sono trovato inaspettatamente ad assistere sabato sera quando ho partecipato alla fantastica serata con il grandioso ed eclettico regista ed attore pugliese Sergio Rubini per la presentazione del calendario 2026 dell’Associazione Gabriel. Per ogni mese dell’anno ci sono ricette e fotografie molto belle dedicate alla preparazione del pane a cura della scrittrice Maria Micunco, mentre la copertina è di Ottavio Moretti. Questo evento, magistralmente ben organizzato e diretto dalla giornalista Antonella Daloisio, nonché Presidente dell’associazione insieme alla sua infaticabile vice, la dottoressa Paola de Marzo si è svolto nell’attuale nuovissima sede dell’Archivio di Stato di Via Pietro Oreste N°45 in Bari, luogo di incontri, restauro e di cultura con un patrimonio artistico dell’arco cronologico tra il XI ed il XX secolo.

A fare gli onori di casa, dando anche un’eccezionale ospitalità, è stato proprio il presidente dell’Archivio di Stato, dottor Adriano Buzzanca. Notevole il mio stupore, perché ho rivisto quei luoghi dopo quasi sessant’anni quando erano adibiti a ben altre funzioni, che seppur necessarie, venivano utilizzati per la mattanza degli animali. Era il macello comunale di Bari, sorto nel 1933, del quale è rimasto solo il ricordo nelle mura esterne con la scritta originaria.

Allora ragazzino, quella struttura rappresentava il mio grande incubo e questo soprattutto per i tantissimi cani che venivano catturati dagli accalappiacani e quando non reclamati dai padroni, dopo tre giorni venivano atrocemente soppressi con scariche elettriche. Da ragazzino lì mi recavo spesso per riscattarne alcuni e poi non potendoli portare a casa, li rimettevo in libertà. Ma uno per me era particolarmente importante, poiché della mia razza preferita quale è sempre stato il pastore tedesco, poi diventato il mio idolo. Si chiamava Alec.

Protagonista del capitolo 7 del mio libro: «Il giuramento di Aristotele». Con dettagliate descrizioni delle prodezze di Alec, assieme ai maltrattamenti dei cani e di quegli orrendi luoghi a cominciare dalle stalle del mattatoio comunale. Ecco spiegato perché dalle «stalle alle stelle». Adesso, bando ai brutti ricordi, soffermiamoci sulla piacevole serata di sabato sera, ricca di musica e ricordi.

Dopo i saluti di rito sono intervenuti Alessandro Delle Donne, commissario IRCCS (Istituto Tumori Giovanni Paolo II), Francesco Diomede, vicepresidente FAVO (Federazione Italiana Associazioni Volontariato Oncologia), Maria Lisa Clodoveo, docente Scienze e Tecnologie Alimentari UNIBA (Università degli Studi Bari). Si sono esibiti anche vari artisti: il flautista Antonio Dambra, i soprani Maria Lorusso e Romilda Di Serio ed il baritono Vincenzo Parziale accompagnati dalla M° Anna Taffarel.

Quando il coro Gabriel Lucia Greco insieme alla potente voce del solista Davide Trotti, con il coordinamento musicale della M° Anna Maria Sallustio, diretto dalla M° Alessandra Stallone hanno intonato le prime note di «We are the World» formidabile canzone i cui versi parlano di solidarietà e d’amore, le pareti della grande sala nell’archivio di Stato di Bari hanno vibrato insieme al mio cuore e penso sia stata un’emozione condivisa da tanti, anzi dai tantissimi partecipanti alla presentazione del calendario Gabriel 2026 a cura di questa associazione il cui scopo benefico è l’umanizzazione delle cure in oncologia e non solo. Guest star della serata è stato Sergio Rubini, con il quale hanno dialogato le conduttrici dell’evento: Antonella Daloisio, Paola De Marzo ed il professor Geni Palmiotti, noto oncologo barese di lungo corso, anche cofondatore dell’Associazione Gabriel, che ha illustrato la complessità della malattia tumorale, affermando che l’Italia è al terzo posto dopo Cina e Stati Uniti per la ricerca e che grazie ad essa si muore meno, anche se la diffusione di questa temibile malattia è in aumento.

Ed io aggiungo non solo in campo umano, ma anche per i nostri amici animali. Infatti non più di una settimana fa ho avuto il dispiacere di annunciare ai proprietari di un simpaticissimo chihuahua, di solo quattro anni, che purtroppo il piccolo era vittima di uno dei tumori più aggressivi. Grazie alla ricerca ed alle medicine oggigiorno a nostra disposizione potrò aiutare il piccolo paziente, nella qualità della vita che gli rimane. Purtroppo impossibile poterlo guarire, poiché anche inoperabile. Ritornando alla serata un plauso va alla dedizione dell’associazione Gabriel ed a tutto lo staff esecutivo e volontari che per l’annuale raccolta fondi hanno voluto dedicare il calendario 2026 alle ricette salutistiche sul pane fatto in casa. Un rito ancestrale che profuma di buono, di amore di cose semplici, un dono da dover condividere con gli altri. Il calendario è in vendita presso la Libreria Roma in piazza Moro (stazione ferroviaria) a Bari.

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