Sabato 08 Novembre 2025 | 17:03

È giusto baciare i nostri cani e gatti?

È giusto baciare i nostri cani e gatti?

 
Marco Smaldone

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Marco Smaldone

È giusto baciare i nostri cani e gatti?

C’è il padrone iper-affettuoso e quello iper-responsabile. Ma vanno considerate la presenza dei bimbi e le possibili infezioni

Sabato 08 Novembre 2025, 15:10

Ècorretto farsi baciare o leccare dal proprio quattro zampe? La domanda spesso mi viene rivolta da molti padroni di cani e gatti. Quasi tutti coloro che possiedono un cane o un gatto, ma anche altri «pelosetti», ai quali sono molto legati non sanno esimersi dal fare le coccole e talvolta farsi baciare e leccare. Aggiungo anche che ci sono molti padroni che vanno oltre, in quanto li considerano come se fossero i loro bambini e finiscono non solo per farli dormire insieme, ma elargiscono anche effusioni e bacetti.

Al contrario, poi, ci sono (pochissimi) padroni che addirittura non consentono loro nemmeno di varcare l’uscio della stanza da letto.

Dal mio punto di vista coccolarli molto e dare qualche bacetto ai nostri amici animali non è cosa da biasimare, però ad una condizione: che il cane quando viene portato fuori per le passeggiate non vada libero. E questo per motivi strettamente igienici, poiché potrebbe andare ad odorare e leccare dappertutto fino anche sulle deiezioni di altri animali. Inoltre sarà anche opportuno eseguire periodici controlli di buona salute dal veterinario a cominciare dall’igiene dentale, poiché spesso la bocca è ricettacolo di germi altamente pericolosi; quindi essere anche certi che non abbia infezioni alle orecchie.

Un’altra buona regola da osservare è lavarsi sempre le mani dopo aver accarezzato il nostro amico peloso, soprattutto prima di mangiare. E nel caso si avessero dubbi sulla loro igiene di sottoporli ad un bagno al fine di poter giocare con loro in assoluta tranquillità.

Sempre sotto l’aspetto strettamente igienico è anche molto importante fare costantemente la prevenzione antiparassitaria contro le zecche, pulci, pidocchi, zanzare, pappataci ed altri, importante soprattutto durante il periodo caldo dell’anno. Prevenzione essenziale anche contro i parassiti intestinali (vermi), perché altrimenti sia gli ecto che gli endoparassiti con lo stretto contatto potrebbero facilmente passare da loro a noi.

Un altro aspetto rilevante è la presenza dei bambini. Convivenza che deve essere sempre vigilata dagli adulti e questo soprattutto quando i bambini sono molto piccoli, perché altrimenti potrebbe anche succedere di trovarli a mangiare nella ciotola le crocchette insieme al cane. Anche per un altro motivo, perché spesso per loro quei piccoli beniamini rappresentano una speciale fonte alimentare, infatti quasi sempre non li perdono mai di vista, perché da loro possono rimediare squisitezze, rubando biscottini ed altre leccornie ed ancora peggio di sorprenderli a leccare insieme il gelato. Questo assolutamente non va bene, perché ci potrebbero essere risvolti veramente preoccupanti: con la saliva del cane possono essere veicolati determinati microrganismi pericolosi, come salmonelle, escherichia coli, pseudomonas auriginosa e molti altri che potrebbero arrecare gravi conseguenze per la nostra salute.

Tornando al punto di partenza: «bacetti sì baccetti no», a mio parere il meglio sta nel giusto mezzo. Quindi è opportuno non esagerare in nessuno dei due casi, perché ci sono vantaggi e svantaggi per entrambi. I nostri amici animali soprattutto cani e gatti, li dobbiamo sempre ringraziare per il grande affetto che ci donano e non solo, dal momento che la convivenza con loro ci apporta anche altri benefici. A cominciare dalla Pet therapy, ai cani da salvataggio in acqua, ai cani molecolari utilizzati per la ricerca delle persone scomparse, come per tante altre discipline e non ultima la capacità di riuscire a fiutare anzitempo alcune malattie tumorali. Ma, ancora più sorprendente, riescono a favorire un’azione tonificante al nostro organismo, a costo zero. A questo proposito adesso ci soffermeremo su una «ricerca scientifica» eseguita in Inghilterra alcuni anni fa, che vedeva coinvolti migliaia di alunni delle scuole elementari. Furono distinti due gruppi di bambini: quelli che in famiglia avevano animali domestici e quelli che non li avevano. Al termine di un anno di studi fu accertato che i bambini del primo gruppo (con gli animali) si erano assentati dalla scuola molto di meno degli altri, poiché si erano ammalati molto di meno di quelli del secondo gruppo che non avevano animali in famiglia.

Questa ricerca «affermava», là dove ce ne fosse stato ancora bisogno, che i bambini e non solo loro, che hanno frequente contatto con gli animali tendono ad avere un sistema immunitario più forte, unitamente ad un sano sviluppo emotivo ed anche di essere più efficienti fisicamente, oltre che di beneficiare di una maggiore empatia ed autostima.

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