«L'aggressione a giocatori e tecnico è stata strumentalmente collegata, palesemente o subliminalmente, a un comunicato emesso dalla società dopo le brutte prestazioni della squadra in occasione delle sconfitte con Akragas e Messina. Tutto questo è inaccettabile e difenderemo, anche legalmente, l’operato e il buon nome della società». Lo ha detto la presidente del Taranto Fc 1927 Elisabetta Zelatore commentando, in un incontro con i giornalisti, l’aggressione avvenuta mercoledì pomeriggio ai danni di giocatori, tecnici e dirigenti da parte di una trentina di teppisti incappucciati durante l’allenamento al campo B dello stadio 'Erasmo Iacovonè.
«Dispiace constatare - ha aggiunto - che in tale contesto anche alcuni rappresentanti istituzionali, quali il presidente della Lega Pro, Gravina, abbiano usato espressioni poco gradevoli, ingiustificate e forse frettolose. Da parte della società c'è stata subito una ferma condanna in merito al grave episodio». «Tale collegamento improprio e fantasioso ha innescato un meccanismo tale - ha spiegato la presidente del Taranto Fc 1927 - per cui, in poche ore, è stato semplice per molti dare lettura di quanto avvenuto quale conseguenza del comunicato diramato dalla società dopo la sconfitta col Messina, che intendeva invece solo spronare giocatori e staff tecnico. Ricordo che la società è parte lesa». Elisabetta Zelatore e Antonio Bongiovanni, soci di maggioranza al 93%, hanno infine comunicato la loro decisione «di voler valutare e riconsiderare, a fine campionato, il futuro impegno nella società e a favore del calcio a Taranto. Contestualmente e responsabilmente, confermano l’impegno a garantire la gestione ordinaria della società fino all’ultima partita della stagione nonchè il massimo impegno affinchè la squadra raggiunga sul campo la permanenza in Lega Pro»

Venerdì 24 Marzo 2017, 13:11