Martedì 09 Settembre 2025 | 18:45

Il Bari dietro le quinte da Antonucci a Darboe

 
Pierpaolo Paterno

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Pierpaolo Paterno

Il Bari dietro le quinte da Antonucci a Darboe

Nove volti nuovi o comunque ancora nel backstage per il Bari di Fabio Caserta che dispone di una batteria di uomini ancora inutilizzati

Martedì 09 Settembre 2025, 13:03

Nove volti nuovi o comunque ancora nel backstage per il Bari di Fabio Caserta che dispone di una batteria di uomini ancora inutilizzati. A parte due vecchie conoscenze come Raffaele Pucino, alla sua quarta stagione in biancorosso, ed il centrocampista Giulio Maggiore, tornato a titolo definitivo dalla Salernitana dopo i tre gol baresi segnati nelle tredici partite dello scorso campionato da febbraio a maggio, per il tecnico reggino e per la tifoseria c’è ancora tantissimo Bari da scoprire.

Da una parte, il difensore campano potrà spaziare su quasi tutto il fronte arretrato sia come centrale che, soprattutto, come terzino destro della difesa a quattro. In questo caso, giocherebbe come alternativa a Dickmann. In panchina nella sfida di esordio a Venezia, il ventenne difensore centrale Sheriff Kassama è entrato al minuto 82 nella sfida pareggiata contro il Monza, accumulando i suoi primi 10’ con la maglia del Bari. In ogni caso, al momento resta il sostituto “naturale” del capitano Vicari (sono alti entrambi 190 centimetri). Stesso discorso per il trequartista romano Mirko Antonucci. Giocatore duttile e abile con entrambi i piedi, l’ex spezzino può destreggiarsi sia come ala destra che sinistra. Come per il suo compagno di retroguardia, anche lui ha rotto il ghiaccio con i Galletti disputando dieci minuti nel match al San Nicola contro i brianzoli. Antonucci può inserirsi come vice Partipilo sul fronte destro di un tridente offensivo completato da Castrovilli e Sibilli che, a loro volta, hanno in Pagano, Bellomo (l’ex Fiorentina) e Rao e Pereiro (l’ex Samp) le alternative congeniali nello scacchiere di Caserta.

Fermo restando l’opzione della retroguardia a quattro, le soluzioni da vagliare nel corso delle prossime partite e dell’intera stagione corrispondono ai nomi di Riccardo Burgio e Andrea Meroni. Fresco di approdo dal Potenza, il 24enne di Magenta si colloca a pieno titolo nel ruolo di terzino sinistro, proponendosi come idea sostitutiva del quasi inamovibile Dorval. Pochi dubbi anche sull’inserimento dell’ex Reggiana Meroni, pronto a contendere una maglia da titolare al greco Nikolaou.

Il vero Bari dovrà, quindi, ancora venir fuori. Nelle prime due partite i Galletti non hanno potuto contare sugli innesti dell’ultima ora dal calciomercato estivo come Ebrima Darboe e lo stesso Giulio Maggiore. Il mediano gambiano giunto dalla Roma andrebbe a presidiare la posizione di centrocampista di destra al posto di Pagano nel caso in cui Caserta optasse per il 4-3-3. Prospettiva che si vedrebbe chiusa se l’allenatore decidesse di giocare con due mediani di completamento a garanzia di quantità e qualità (ovvero Braunodor e Verreth) alle spalle di un tridente di supporto ad un’unica punta. Possibile seconda scelta anche nel 4-3-1-2, con una linea nevralgica definita da un tris “titolare” a cui - agli ex Como e Brescia - si unirebbe sul fronte mancino uno tra Maggiore e Pagano. Ampia e di qualità anche la concorrenza con cui deve fare i conti Maggiore. Bellomo e Castrovilli gli contendono una maglia sulla corsia di sinistra di centrocampo in un 4-3-3 poco congeniale alle sue peculiarità tecniche. Caratteristiche che, invece, meglio si sposerebbero nel 4-2-3-1, dovendo occupare la zolla di campo da mediano puro ad imitazione di quanto farebbe in questo caso anche Verreth accanto ad uno tra Braunoder o Darboe. Più sacrificio gli servirebbe, quindi, anche come centrocampista mancino nella mediana a tre di spinta ad un manovratore di qualità (Castrovilli, Sibilli o Bellomo) dietro due punte come Christian Gytkjaer e Moncini. Coabitazione che, tuttavia, ridurrebbe le cartucce da sparare in corso d’opera rinunciando ad almeno un attaccante titolare. Che, infortunio al piede destro patito nelle prime due settimane di regular season alle spalle, corrisponderebbe al nome del danese. È lui il terminale con pedigree agli ordini di Caserta, portando in dote una carriera da punta centrale come - per esempio - dimostrano le 29 presenze dello scorso torneo di A in quel di Venezia. Sia che giochi con due partner accanto (nel 4-3-3) che isolato in area nel 4-2-3-1. Varianti tattiche in cui dovrebbe muoversi con agio anche il 22enne romano Leonardo Cerri, pure lui prima punta - e fisicamente ben strutturato dall’alto di due metri di statura - sin dai tempi delle giovanili della Juventus che a Carrara più di recente. Capitolo a parte per i giovanissimi Onofrietti e Mavraj, quest’ultimo impegnato con la nazionale U21 del Kosovo che oggi sfiderà la Spagna.

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