TURI - Vincenzo Di Pinto, dicono che lei, Mago di Turi II, dopo Oronzo Pugliese, sia il coach ideale per fare uscire il volley di Puglia dal coronacrisi. Serve uno Zeman, fabbricatore di talenti a poco prezzo e nei campionati nazionali?
«Se lo dice lei»
Non faccia il modesto, lei che passa per avere un ego straripante. Torna in pista?
«Vuole che le rinfreschi la memoria?»
S’accomodi
«Cinque promozioni in A1. Record di risultati regionali con il rally point system. Gioia del Colle : ‘91-‘92 in B; ‘94-‘95 playoff A1 sfiorati con otto giocatori pugliesi e il giovane Kovac. Accettai la Lube di Civitanova quando comprò i diritti di A1 ed in due anni ho centrato una semifinale scudetto. Taranto: prima promozione in A1. Nazionale della Spagna: aveva un ranking tra le ultime, l’ho portata tra le prime otto. Altro ciclo a Taranto e poi a Gioia. Perugia, dalla salvezza al quarto posto e vittoria della Coppa Challenge in Europa in due anni. Ottima annata a Vibo. A Castellana, promozione in A1 e soprattutto Molfetta : strepitosi playoff e crescita di tanti giocatori e le cinque gare playoff indimenticabili contro Trento Campione d'Italia e vice campione in Champions League...»
...coronacrisi. Le Leghe maschile e femminile di A scrivono al governo denunciando il rischio di scomparire. Ci crede?
«La chiusura era opportuna in A2, viste le condizioni di Brescia e Bergamo e di tutte le categorie inferiori. Con la probabile apertura del 4 maggio, e quindi, con la possibile ripresa del calcio è chiaro che si sta riaprendo il dibattito. E forse si apre una probabile grande occasione»
Sta dicendo che il volley può riprendere?
«La programmazione del calcio è perfetta anche per la Superlega: ripresa allenamenti dal 4 maggio e partite a porte chiuse dopo un mese circa, magari con un minitorneo per assegnare scudetto con diretta TV per ogni match. Sarebbe un probabile successo di visibilità, per gli sponsor e per il futuro, con tutti gli altri sport assenti. Del resto, lo sport è un lavoro-spettacolo come dicono gli inglesi al massimo livello».
Dibattito aperto, d’accordo. A parte il fortissimo palleggiatore argentino De Cecco a Civitanova, la prossima s’annuncia una stagione senza bollicine. Non è così?
«Economicamente si ridurrà circa del 20%, ma il livello di gioco rimarrà lo stesso. Sono già pronte le quattro squadre da scudetto sempre più forti. Nella Lube, Bruno torna a casa ed arrivano De Cecco e Lagumdzija. A Perugia arriva Travica, con Solè e Vernon-Evans. A Modena ci sarà il grande Grebernikov, con Taylor Sander, Lavia e Stankovic. A Trento giocherà il grande Abdel Aziz, Lucarelli e Kooy. In più Piacenza ha i contratti di Grozer , Russel, Clevenot e forse del nostro Hierrezuelo. Se lo ricorda a Molfetta?»
E, Vibo a parte, ancora poco Sud?
«Qui per il futuro servirà un grande matrimonio di competenza tra un presidente, lo sponsor più unmanager dirigente ed un coach manager veri conoscitori del territorio, capaci di ottimizzare le poche risorse economiche nel tempo,con tanto lavoro, pazienza e programmazione. Bisogna creare un gruppo di lavoro per fare un ciclo. La Puglia ha necessità dell'unico veicolo promozionale e di crescita territoriale come la Superlega per valorizzare una discreta base»
Sarà caccia ai giovani?
«La ricetta migliore è un grande maestro con giovani talenti. E così si può fare anche la A1. In Puglia, Fanizza, mondiale con la nazionale under 19, e Miccolis della Materdomini Castellana sono un esempio nazionale per i giovani, poi ci sono altre realtà ad Alessano, Leverano, Molfetta»
Nomi di giovani talenti pugliesi?
«Gargiulo e Catania sono avviati bene, Russo, Ciardo e Fanizza sono giovani futuribili. In Puglia è necessario, lo dico da sempre, puntare a preparare giocatori per la A1 ed un po’ meno ai risultati giovanili o trovare il giusto equilibrio. Lavorare per dopo i 18 anni» .