BARI - Quinto all’esordio in un Mondiale, il più giovane partecipante alla finale, col personale di 3’44’’86. Che altro dire. Strepitoso Marco De Tullio a Gwangiu dietro i migliori al mondo. Il 19enne barese si piazza al quinto posto nella finale mondiale dei 400 stile libero, frantumando (di quasi 4 secondi) il tempo che ad ottobre gli valse l’argento a Buenos Aires alle Olimpiadi giovanili.
Dopo il settimo tempo (3’45’’99) delle batterie di qualificazione del mattino (le tre di notte in Italia) il talento di Bari, cresciuto a Bitonto in casa Sport Project, si è migliorato ancora nuotando una gara perfetta con una freddezza e lucidità da campione consumato. «Sono soddisfatto – dice De Tullio alla Gazzetta -, gareggiare con i più forti al mondo mi ha dato una grande carica. Non mi aspettavo tutto questo prima di partire. A chi dedico questo risultato? È un risultato importante, ma non credo sia così grande, in fondo non ho vinto nessuna medaglia, ma l’importante ora è lavorare per ottenere un risultato così prezioso da dedicarlo a qualcuno».
Da qualche mese De Tullio si è trasferito a Ostia con il gruppo di Stefano Morini, ma la sua vera famiglia è a Bitonto, dove non stanno nella pelle: «Ha fatto una gara fantastica – dice Daniele Borace, il tecnico 28enne che lo ha cresciuto, in questi giorni a Baku con il fratello di Marco, Luca, impegnato con la spedizione Nazionale al Festival Olimpico Giovanile –Un orgoglio per noi della Sport Project. È un’emozione unica per me. E’ solo l’inizio, ne sono convinto».