«Eleganzissima»: questo il titolo dello show di Drusilla Foer, da lei scritto e interpretato, che arriva in Puglia per tre appuntamenti, domani, 26 luglio, a Melpignano (Lecce), nell’arena del Palazzo Marchesale in Piazza Antonio Avantaggiato (nell'ambito della rassegna A Melpignano – Meridiano Salento), giovedì 27 luglio a Taranto, Villa Peripato, e venerdì 28 luglio a Barletta, nel Fossato del Castello. Un enorme successo di pubblico (150mila spettatori e decine di repliche) che accompagna Madame Foer in un viaggio tra aneddoti, incontri e avventure, tra verosimile e reale. Un recital ricco di musica in cui Drusilla è affiancata da Loris Di Leo al piano e Nico Gori al sax e clarinetto, ai quali si unisce in alcuni momenti il suo manager e produttore Franco Godi (chitarra classica), che cura anche la direzione artistica dello spettacolo e lo produce con la sua Best Sound. E la musica è una costante nella carriera di Drusilla, che poche settimane fa ha pubblicato il singolo Io ne voglio ancora in duetto con Asia Argento, apripista dell'album di debutto in arrivo a ottobre.
Uno spettacolo che va avanti da tempo, eppure ogni sera sembra sempre diverso…
«Sicuramente è cambiata la tipologia della tournée, il pubblico è sempre più aperto alla leggerezza, ma il teatro continua a portare riflessione e lievità. Ogni sera si toccano picchi diversi di intensità, serietà, vivacità, ci sono platee che rispondono meglio alle battute e all’inaspettato, e io ci dialogo, l’altra sera ad esempio c’era un motorino che andava su e giù e non facevo altro che litigarci…»
Ha un legame molto stretto con la musica, anche sul palco.
«Non sono una popstar, una cantante di teatro interagisce sempre con i suoi musicisti, osserva gli ascoltatori, e il pezzo esce ogni sera in maniera diversa. Si va all’arrembaggio. Poi per quanto riguarda i progetti musicali, l’album in uscita si chiamerà “Dru”, e non c’è il titolo nella copertina, solo una foto della mia faccia. Tanti inediti di grandi autori, è un disco che mi rappresenta molto, da anziana signora quale sono parlo d’amore in modo cinico e disilluso, ma anche di guerra, violenza sulle donne, tutto ciò che mi caratterizza».
In Puglia è già stata diverse volte, ci regala un ricordo?
«Oltre a “Eleganzissima” sono stata ospite di Porto Rubino, un’esibizione su un piccolo palco senza quinte e senza luci, su un golfo pazzesco. Ricordo la qualità musicale eccellente, la gente perbene, educata, e soprattutto l’aver pensato per la prima volta che al mare, un habitat che mi fa un po’ antipatia, non si stesse poi così male. E quando stavo uscendo dall’hotel sono stata investita da uno sciame di bambini che mi hanno chiesto se potevo tornare a fare l’Almanacco. Erano tutti bagnati, appena usciti dalla piscina, e il fatto che me l’abbiano chiesto proprio loro, visto che cercavo di scriverlo con un linguaggio che avesse la purezza delle trasmissioni non rigorose, un po’ alla Vianello-Mondaini, mi ha lusingato».
In definitiva qual è la sua carta vincente, sul palco e fuori?
«L’ascolto del pubblico, l’entrarci in relazione, è fondamentale a meno che tu non stia interpretando “Re Lear” o Čechov. E poi non ho peli sulla lingua, faccio quello che mi piace fare, dico quello che mi piace dire, con la libertà della mia età».
Un sogno non ancora realizzato?
«Ritornando ai bambini, doppiare un cartone animato. Ho tanti fan tra i più piccoli, le mamme me li portano con quegli occhioni sorridenti. Ma mi farebbero interpretare i panni di una stronza, di sicuro!»