In Puglia e Basilicata
Punti di vista
01 Maggio 2022
Gaetano Cappelli
«Tuli, tuli, tulipan» cantavano festose le sorelle Lescano. Semplici leggeri colorati e, mi spingerei a dire, dal più elegante dei design, è infatti già una festa vederli apparire - i tulipani –, essendone la fioritura il segnale dell’arrivo della primavera; e c’è forse una stagione più allegra e carica di promesse?
Così l’altro giorno, col sole finalmente tornato a risplendere, ce ne siamo andati per tuli, tuli, tulipan. Proprio a raccoglierli, dico. Ad offrire la graziosa opportunità è l’azienda Hope di Lagopesole, nel primo campo «You-pick» della regione.
Nata ovviamente in Olanda, che di questo meraviglioso fiore non è la patria – vengono dai monti del Pamir, nel Tagikistan – ma il paese simbolo, la formula «You-pick» permette non solo di passeggiare tra le coltivazioni, così da immergersi nello spettacolo delle fioriture coloratissime, ma anche di scegliere e raccogliere i tulipani più belli e portarseli a casa, dove scoprirai che saranno pure meno perfetti di quelli del Paese dei mulini a vento ma hanno una colorazione pastosa e una lumescenza assolutamente ineguagliabili.
Tutto questo a fronte di un piccolo contributo all’ingresso, dove ti saranno date inoltre istruzioni su come raccogliere i fiori. Poi sarai libero di startene, fino al tramonto, a razzolare allegro nel campo di 80.000 metri quadrati, inebriato dai colori magari cercando di individuare il disegno, che varia di anno in anno, secondo cui sono stati piantati i bulbi.
E questo, questo del disegno, è un ulteriore colpo di fantasia dei due giovani imprenditori campagnoli che durante l’anno ospitano inoltre mostre d’arte, eventi culturali e musica dal vivo e, oltre ai tulipani, producono e vendono origano, menta piperita, rosmarino, finocchietto selvatico, ortaggi di stagione, noci e castagne.
A fine passeggiata poi, potrai magari consumare un pic-nic sulle rustiche ma comode sedute allestite sempre dell’azienda Hope («speranza») con il castello di fronte; ma se, vista la vicinanza, ti venisse giustamente in mente di chiudere la gita in bellezza e farci una visita, al castello dico, perdila la «speranza». Dopo due e più anni di pandemia è giustamente chiuso per lavori di restauro! E allor non ti resta che sentir parlar tra loro i tuli
Tuli, tuli, tulipan/ Nell’ incanto sospirosooo/ Ogni cosa giace, tutto tace/ Che pace, che pace.
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