«Il passato, come noto, è sotto gli occhi di tutti. Michele Emiliano è ormai è il passato, oggi c'è Decaro, è inutile che mi metta a ridiscutere del Tap. Io la penso come allora: penso che il» gasdotto «Tap dimostri che il Salento non è stato sventrato da un tubicino che ha portato, invece, gas ed energia». Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi, a Bari, rispondendo ad una domanda dei giornalisti che chiedevano perché, parlando dei progressi della Puglia negli ultimi 20 anni, avesse citato solo Nichi Vendola e non Michele Emiliano con il quale ha spesso avuto rapporti tesi.
«Ho citato Nichi anche perché - ha aggiunto - pur non essendo mai stato dello stesso partito, pur avendo litigato spesso con Nichi su tante questioni, riconosco che il cambiamento della Puglia è iniziato con lui». Renzi ha anche mandato «un abbraccio in amicizia fraterna» a Vendola perché, ha spiegato, «so che ha avuto una piccola pausa forzata di qualche ora».
«Lunedì Antonio Decaro sarà il presidente della Regione Puglia. Sarà un presidente molto votato, molto supportato dai suoi cittadini. Poi, naturalmente, quello che vedremo nel futuro è ancora presto per dirlo, ma Decaro è una grandissima carta in mano a questa regione e in mano al centrosinistra. Io sono convinto che tutti insieme faremo un grande lavoro affinché nel 2027 Giorgia Meloni torni a fare quello che sa fare meglio, cioè l’opposizione». Così Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha risposto a Bari ai giornalisti che gli chiedevano di un possibile coinvolgimento di Decaro sulla scena nazionale.
















