«Dopo il riaffido del bimbo la madre avrebbe dovuto seguire i corsi sulla genitorialità, ma non li ha mai fatti». A farsi interprete del dolore del padre di Elia Perrone, il bambino di 8 anni trovato morto in casa subito dopo il recupero in mare del cadavere della madre Najoua Minniti, di 35 anni, è l’avvocato di famiglia Mario Fazzini, che ha raccontato il prologo di una vicenda che purtroppo si è conclusa nel peggiore dei modi.
Il corpo della donna era stato recuperato nella serata di martedì dalla guardia costiera davanti ai faraglioni di Torre Sant’Andrea di Melendugno, dopo la segnalazione di un sub, ma poiché poche ore prima il padre del piccolo ed ex compagno della donna, Fabio, aveva presentato una denuncia di scomparsa ai carabinieri (quel giorno Elia non si era presentato a scuola), le ricerche si sono estese subito nell’abitazione di via Montinari...
CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION
















