Martedì 18 Novembre 2025 | 21:39

Regionali, Decaro fa pace anche con Vendola: dopo le scintille insieme sul palco VIDEO

Regionali, Decaro fa pace anche con Vendola: dopo le scintille insieme sul palco VIDEO

 
Redazione online (Video Fasano)

Reporter:

Redazione online (Video Fasano)

Il candidato di Avs al consiglio regionale della Puglia dopo il ricovero in ospedale in mattinata per un malore, rassicura: «Torno più forte». A teatro Abeliano a Bari, Vendola e Decaro mostrano distensione dopo le frizioni estive

Martedì 18 Novembre 2025, 19:31

20:31

Dopo un malore che questa mattina lo ha costretto a recarsi in ospedale per accertamenti cardiaci, Nichi Vendola, candidato di Avs al consiglio regionale della Puglia, ha incontrato oggi il sindaco di Bari Antonio Decaro alla chiusura della campagna elettorale del suo partito al teatro Abeliano.

«Torno più forte», ha dichiarato Vendola, sottolineando il buon rapporto con Decaro: «Ho collaborato con lui da capogruppo del Pd quando ero in Regione, e ho collaborato con lui quando era sindaco di Bari. Abbiamo un buon rapporto di amicizia e credo che non possa che considerare un valore aggiunto la mia candidatura e la presenza di Avs».

Tra i due erano nate frizioni in estate, quando Decaro aveva posto un veto sulla candidatura di Vendola, simile a quello rivolto all’attuale governatore Michele Emiliano, che invece si era fatto da parte. Alla domanda se la presenza di Decaro all’evento fosse un segnale di pace, Vendola ha sorriso e aggiunto: «La mia candidatura non è mai stata inopportuna, è opportuna».

A margine dell’evento, il candidato Avs ha condannato il voto di scambio, definendolo un rischio che potrebbe favorire l’ingresso della malavita. «In questa campagna elettorale c'è una parola che è stata bandita, oltre a disarmo e pace che le usiamo solo noi, ed è la parola mafia. In tutto il territorio pugliese è tornata e sta tornando la presenza dei clan che non è mai andata in vacanza, si ricicla ad esempio nell’economia turistica con forme visibili com'è il controllo dei parcheggi nelle aree turistiche e invisibili con le mille lavatrici per il denaro del narcotraffico».

«È stata una grande fatica - ha proseguito - ma anche una grande gioia attraversare in lungo e largo la Puglia. La Puglia del 2005 era prigioniera di una arretratezza incredibile con una idea di modernizzazione che somigliava a una forma di colonizzazione del nostro territorio». Il riferimento al 2005 è all’anno in cui fu eletto governatore pugliese per la prima volta.
«Nella Puglia del 2005 c'erano 2 milioni di rifiuti urbani e dominava il partito delle discariche - ha aggiunto - la raccolta differenziata era concepita come una fuga ideologica lontana dalla realtà. Oggi abbiamo imprese all’avanguardia sul recupero di materie e abbiamo dimezzato il conferimento di rifiuti in discarica. Il vero rifiuto è quello culturale». 

Il candidato governatore del centrosinistra ha poi aggiunto accanto a Nichi Vendola e rispondendo ai giornalisti: «Nichi ha già dato tanto in questi anni. Io sono uno che si è appassionato alla politica anche grazie al lavoro che ha fatto in questi. Grazie a Nichi e Michele (Emiliano, ndr) la nostra regione è cresciuta in questi anni. Ora ci tocca dare risposte nuove a domande nuove che arrivano dalla nostra comunità, perché tanti anni fa non c'era il turismo. Ora ci sono città d’arte e balneari che vivono l'over tourism e la gentrificazione e dobbiamo dare risposte a loro». 

L'ABBRACCIO TRA NICHI E ANTONIO

Un abbraccio tra Antonio Decaro e Nichi Vendola, dopo le frizioni e i veti iniziali. Cosi il candidato del campo largo per la presidenza della Puglia e l’ex governatore si sono salutati e stretti la mano appena arrivati al teatro Abeliano di Bari. Qui il partito di Vendola, Avs, chiude la campagna elettorale in vista del voto del 23 e 24 novembre.
Ai cronisti che chiedevano se la pace è fatta tra loro, Decaro ha risposto stranito dicendo: «Quale pace, non c'è mai stata guerra...». Poi si sono seduti accanto nel teatro.

LE PAROLE DI FRATOIANNI

«A chi mi dice ma vuoi fare di nuovo la scala mobile, dico sì, vogliamo rifarla». L’ha detto il leader di Avs, Nicola Fratoianni alla chiusura delal campagna elettorale del suo partito in corso a Bari.
«L’hanno tolta dicendo che sennò era un finimondo, ci sarebbe stata la spirale dei prezzi, vanno a monte i conti del paese ecc. - ha aggiunto - Dopodichè dopo quattro decenni, il risultato è incontestabile con stipendi fermi al palo e prezzi che continuano a salire anche mentre sto parlando. E il governo rifiuta ogni proposta per affrontare l’emergenza salari perché sceglie di stare dall’altra parte»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)