BARI - «Le somme finora impegnate» dalla Regione Puglia nella gestione del Pnrr «risultano dunque esigue». Lo scrive il procuratore regionale della Corte dei Conti della Puglia, Cosmo Sciancalepore, nella sua requisitoria per il giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2022 in corso a Bari. "La Regione Puglia - evidenzia il procuratore - risulta soggetto attuatore di 25 progetti. Risultano impegnati 501.996.344,58 euro, già stanziati ma non ancora impegnati 1.087.752.849,25 euro, non ancora stanziati» quasi 43 milioni. «La somma da rendicontare entro il 2026 è pari a euro 1.632.746.102,83». «Le somme» impegnate quindi «risultano esigue», «tale dato risulta ancora più stridente in relazione alla Missione 6», peraltro riguardante la sanità, settore per il quale la Regione Puglia presenta le maggiori criticità, dove gli impegni assunti al termine dell’esercizio 2022 per i diversi investimenti costituiscono una minima parta delle somme da rendicontare entro l'anno 2026. Si fa presente però che la Regione ha proceduto ad ulteriori impegni nel corso dell’anno 2023».
La Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti della Puglia ha emesso la pronuncia di parificazione del Rendiconto generale della Regione Puglia per l'esercizio finanziario 2022. Nelle sue conclusioni sottolinea il procuratore regionale della Corte dei Conti della Puglia, Cosmo Sciancalepore, ha evidenziato che il «bilancio regionale presenta alcune significative criticità, comunque sanabili, specie per il comparto sanitario e i Consorzi di Bonifica. Permane qualche incertezza su alcuni dati forniti in sede istruttoria. Allo stesso tempo, alla luce delle varie considerazioni espresse finora, l’azione dell’Amministrazione regionale, nonostante le residue conseguenze dell’emergenza pandemica e l’aumento dei costi, ha condotto alla realizzazione di vari risultati positivi».
EMILIANO A MARGINE: SU MIGRANTI DISASTRO GOVERNO, MA PUGLIA DISPONIBILE
«Io delle politiche migratorie del governo penso, come tutti gli italiani, che siano un disastro però non è il momento di dare giudizio. Se il governo ha bisogno della Puglia bussa, chiede e la Puglia è a disposizione": così il governatore pugliese Michele Emiliano, a margine del giudizio della Corte dei Conti di parificazione sul rendiconto generale della Regione Puglia, ha risposto alla domanda su cosa pensasse del piano del governo per la gestione dei flussi migratori che prevede anche la nuova apertura di Cpr.
«Sono molto soddisfatto che l'ennesimo bilancio della mia amministrazione abbia ottenuto la parifica. Come è noto, la parifica è molto dettagliata, approfondita e certifica oltre ogni ragionevole dubbio l'applicazione del principio di buon andamento della pubblica amministrazione e che la regione è stata ben amministrata": lo ha detto il governatore della Regione Puglia dopo la pronuncia da parte della Corte dei Conti di parificazione del Rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2022. "Avrete sicuramente sentito - ha aggiunto - nelle parole del procuratore alcuni elementi critici che però, come ha detto il presidente, erano assolutamente superabili alla luce delle controdeduzioni che la Regione ha fatto durante il periodo di collaborazione. In questi sei anni e mezzo noi abbiamo salvato la Regione Puglia innanzitutto dai grandi debiti dei consorzi di bonifica. In secondo luogo dal grande bond da 700 milioni di euro che rischiava di portarci via un sacco di soldi in termini di pagamenti di interessi e poi abbiamo sbloccato le assunzioni in sanità restituendo alla sanità pugliese, che era l’ultima sanità italiana da sempre, una capacità di rispettare i livelli essenziali di assistenza che ovviamente non la rende ancora certamente perfetta, ma sicuramente migliore di prima. In più, siamo diventati, da essere una delle ultime regioni italiane, una delle migliori nella spesa dei fondi europei e dei fondi dell’Fsc. C'è di che essere assolutamente soddisfatti».
BENE SPESA POR, IN RITARDO IL PSR
Sui fondi europei si registrano buone performance della Regione Puglia sul Por 2014-2020, mentre sul Psr ci sono ancora ritardi. Lo scrive il procuratore regionale della Corte dei Conti della Puglia, Cosmo Sciancalepore, nella sua requisitoria per il giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2022. "La spesa certificata per il Por - è evidenziato - Puglia 2014-20 è pari a complessivi euro 4.222.154.032 (94,87%). Al termine dell’esercizio 2022 la percentuale di pagamenti complessivi sull'importo riprogrammato (euro 4.450.599.376 di cui FESR per euro 3.485.087.563 e FSE per euro 965.511.812) si attesta al 97,55% (era 86,77% al termine dell’esercizio 2021), di cui 95,32% per la quota FESR e 105,62% per la quota FSE. Si registra dunque un apprezzabile livello di avanzamento nella realizzazione del programma». Mentre per quanto riguarda «la dotazione finanziaria complessiva di risorse pubbliche del Psr 2014-2022 ammonta ad euro 2.164.481.738,79 (compresi 30 milioni di euro di finanziamento nazionale integrativo per l’emergenza Xylella). In base ai dati disponibili, la spesa cumulata (spesa pubblica, FEASR e NGEU) nel periodo 1.1.2014 - 31.12.2022 è pari solo al 59,13% della dotazione finanziaria complessiva del Piano».
REGIONE INTERVENGA SU SPESA FARMACI
«Nonostante l’impegno profuso, la Regione Puglia, nell’esercizio 2022, non ha rispettato il limite della spesa farmaceutica convenzionata, non ha rispettato il tetto per la spesa farmaceutica per acquisti diretti e, avendo speso euro 537.714.877, non ha rispettato (+62,34%) il tetto di spesa di euro 331.237.336 per l’acquisto di dispositivi medici": lo scrive il procuratore regionale della Corte dei Conti della Puglia, Cosmo Sciancalepore, nella sua requisitoria per il giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2022.
«Fermo restando - si legge - che la questione del rispetto dei suddetti limite costituisce un problema comune a tutte le Regioni italiane, considerato che comunque la diffusa violazione dei limiti previsti non può certamente costituire una giustificazione, non si può che sollecitare la Regione Puglia ad intensificare gli sforzi per un ulteriore contenimento di tali spese finalizzato anche al rispetto dei limiti imposti. Questa esigenza si manifesta con forza anche alla luce dei risultati negativi del comparto sanitario già descritti. Come già evidenziato in relazione all’esercizio 2021, appare improcrastinabile l’adozione da parte dell’Ente regionale delle opportune iniziative autocorrettive finalizzate a garantire il progressivo rientro nei limiti di spesa farmaceutica definiti dal legislatore».
PERPLESSITA' SU AFFITTO PADIGLIONI IN FIERA
«Si rilevano anche varie locazioni passive, tra le quali spiccano quelle relative alla locazione di immobili (padiglioni) di proprietà dell’Ente Autonomo Fiera del Levante. Si tratta di locazioni, di importo molto elevato, oggetto di più contratti di durata pluriennale, per le quali sarebbe attualmente in essere una compensazione al fine di tenere conto dei lavori, realizzati dalla stessa Regione, riguardanti i medesimi immobili. La questione desta molte perplessità nonostante le articolate motivazioni addotte dall’Ente. La stessa Regione ha annunciato un riesame della questione». Lo evidenzia il procuratore regionale della Corte dei Conti della Puglia, Cosmo Sciancalepore, nella sua requisitoria per il giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2022.
«Agli atti - scrive - non risultano adeguatamente definite le modalità di quantificazione del canone di locazione a carico della Regione. Si evidenzia, inoltre, che, a parte il canone di locazione, la Regione ha pagato negli ultimi anni, per lavori sui suddetti immobili euro 8.843.921,10 e si è impegnata a pagare ulteriori euro 2.065.614,14 (residui passivi) per un importo complessivo di euro 10.909.535,24. Si rammenta che, in termini generali, la decisione di ricorrere a locazioni passive deve essere sempre adeguatamente motivata. Fermo restando che l'uso degli immobili deve sempre rientrare nelle finalità istituzionali dell’Ente e deve consentire l’effettiva realizzazione di un interesse pubblico, occorre evidenziare che il ricorso alla locazione passiva può avvenire dopo una adeguata ricognizione del proprio patrimonio e l’accertamento della assenza di immobili di proprietà idonei».
CONSORZI BONIFICA RILEVANTE RUOLO NEGATIVO
«I Consorzi di Bonifica hanno assunto, ormai da anni, come confermato da precedenti decisioni della Corte dei conti, un rilevante ruolo negativo nel bilancio regionale». Lo evidenzia il procuratore regionale della Corte dei Conti della Puglia, Cosmo Sciancalepore, nella sua requisitoria per il giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2022. "Questa considerazione - si legge - è confermata dalla circostanza che, nel bilancio regionale, sono presenti ingenti residui attivi vetusti nei confronti dei Consorzi di Bonifica (euro 129.444.682,51), correlati ad accertamenti risalenti addirittura agli anni 2007-2011, per i quali le possibilità di riscossione appaiono, evidentemente, estremamente esigue, se non nulle. La Regione, al fine di ottemperare alle osservazioni formulate dalla Corte dei conti negli ultimi giudizi di parificazione, ha provveduto ad accantonare nel Fondo perdite potenziali una somma pari ai predetti residui attivi (euro 129.444.682,51), a totale copertura del rischio della mancata restituzione ma risulta chiaramente necessario agire per la totale e definitiva risoluzione della questione. La critica situazione finanziaria dei Consorzi di Bonifica e i riflessi negativi sul bilancio regionale sono stati confermati dal contributo «straordinario» di 10 milioni di euro (di cui euro 8.256.472,37 erogati) per la gestione corrente previsto, per l'esercizio 2022».
RECUPERO LISTE D'ATTESA GRAZIE A PRIVATI
«Con riferimento al recupero delle liste di attesa corrispondenti a prestazioni ambulatoriali, screening e ricovero ospedaliero non erogate nel periodo dell’emergenza epidemiologica, in linea con la legislazione straordinaria emanata per fronteggiare adeguatamente la situazione emergenziale, la Regione Puglia ha raggiunto complessivamente positivi risultati realizzando gli obiettivi previsti. I risultati indicati sono stati però conseguiti solo grazie alla attività di strutture private accreditate che si è aggiunta a quella, insufficiente, svolta dalle strutture pubbliche». Lo sottolinea il procuratore regionale della Corte dei Conti della Puglia, Cosmo Sciancalepore, nella sua requisitoria per il giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2022. "Le risorse messe a disposizione delle strutture private accreditate (euro 32.898.723,90) - è scritto - risultano pari all’intero stanziamento ministeriale di pertinenza della Regione Puglia per la riduzione delle liste di attesa (sia per prestazioni di ricovero che per prestazioni di specialistica ambulatoriale)». Con riferimento invece «alle risorse provenienti dall’UE (euro 100.427.199,91), sempre in relazione all’emergenza Covid-19, nulla risulta invece riscosso. La Regione ha dichiarato che le somme indicate sono state oggetto della certificazione richiesta e che la mancata riscossione deriva solo da un ritardo burocratico. La Regione, per quanto di sua competenza, dovrà pertanto agire con il massimo impegno per riscuotere in tempi brevi le ingenti risorse indicate».
POTENZIALE INGENTE DEBITO INCARICHI LEGALI
«L'importo complessivo dei debiti fuori bilancio riconosciuti nel corso dell’esercizio 2022 con legge regionale (euro 3.921.370,57) solo apparentemente è largamente inferiore a quello registrato lo scorso anno (euro 18.808.387,18). Quest’ultimo dato comprende, infatti, i circa 12 milioni di euro per gli incarichi legali prima menzionati che non risultavano correttamente riconosciuti e per la maggioranza dei quali (per un importo di circa 10 milioni di euro) la procedura di riconoscimento non risultava esaurita al termine dell’esercizio 2022. La Regione ha dichiarato che la mancata definizione della questione (mediante riconoscimento o non riconoscimento) deriva fondamentalmente dal notevole numero di pratiche da esaminare e dalla loro obsolescenza. Permane, comunque, una ingente passività potenziale (circa 10 milioni di euro) che può generare ulteriore passività per il ritardo accumulato (es. per interessi, spese legali, ecc.). Trattandosi di incarichi e contenziosi vetusti, in sede di liquidazione e pagamento, grande attenzione dovrà essere riservata dalla Regione alla verifica della prescrizione». Lo sottolinea il procuratore regionale della Corte dei Conti della Puglia, Cosmo Sciancalepore, nella sua requisitoria per il giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione Puglia per l'esercizio finanziario 2022.
IRREGOLARITA' IN RENDICONTI GRUPPI CONSILIARI
«Come già avvenuto negli anni scorsi, la Sezione regionale di controllo per la Puglia ha rilevato nei rendiconti dei Gruppi consiliari regionali talune irregolarità, con conseguente obbligo ex lege di restituzione delle somme in favore del Consiglio regionale. L’attività di controllo svolta ha determinato l’accertamento di irregolarità già rilevate in passato. Si precisa che le irregolarità nei rendiconti dei gruppi consiliari e la mancata restituzione al Consiglio regionale di quanto dovuto possono determinare responsabilità amministrativa a carico dei Consiglieri regionali interessati». Lo sottolinea il procuratore regionale della Corte dei Conti della Puglia, Cosmo Sciancalepore, nella sua requisitoria per il giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2022.
TAMMACCO: CORTE CONTI PUGLIA PROMUOVE BILANCIO REGIONE
«Siamo soddisfatti per il giudizio positivo della Corte dei Conti che, con il giudizio di parifica, ha promosso il bilancio regionale certificandone la buona amministrazione e la tenuta dei conti pubblici. Il tutto lasciando invariato il carico fiscale per i cittadini già messi a dura prova dall’inflazione e dal conseguente caro vita». E' il commento del capogruppo di «Per la Puglia» in Consiglio regionale, Saverio Tammacco.
«Promossi tutti gli investimenti fatti in tutti i settori - dice - a cominciare dalla sanità (oltre 9 miliardi) passando per lo sviluppo economico (450 milioni di euro) finanziando le Pmi per continuare con le spese per le politiche del lavoro, le politiche sociali, per agricoltura e pesca. Sappiamo che la strada imboccata è quella giusta, ora ci affacciamo più sereni alla programmazione del prossimo settennato» dei fondi europei 2021-2027.