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Afghanistan, dopo l'annunciato ritiro Usa
in pericolo la sicurezza dei militari italiani

 
Gaetano Campione

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Gaetano Campione

Afghanistan, dopo l'annunciato ritiro Usain pericolo la sicurezza dei militari italiani

Il ministro degli Esteri

Missione lampo del ministro degli Esteri a Washington per avere rassicurazioni

Sabato 05 Gennaio 2019, 11:47

16:17

La stabilizzazione della Libia e dell'area del Mediterraneo, la delicata questione delle sanzioni Usa all'Iran, le sfide future della Nato. Ma anche la questione dei dazi e delle politiche commerciali tra le due sponde dell'Oceano Atlantico. Fitta l'agenda del ministro degli esteri, Enzo Moavero Milanesi, in missione lampo a Washington per fare il punto sui rapporti Italia-Usa. E per dare seguito agli impegni presi nel luglio scorso durante l'incontro alla Casa Bianca tra il presidente americano Donald Trump e il premier Giuseppe Conte. Una visita di meno di 48 ore quella del titolare della Farnesina e culminata nella cena col segretario di stato statunitense Mike Pompeo, in partenza per un lungo tour in Medio Oriente il cui obiettivo è quello di rassicurare gli alleati della regione dopo la decisione di Trump di ritirare le truppe Usa da Siria e Afghanistan e dopo le dimissioni del capo del Pentagono James Mattis.

E' chiaro che il ritiro annunciato degli Usa dai teatri operativi (Siria e Afghanistan su tutti) avrà un impatto soprattutto sulla sicurezza dei nostri militari impegnati nelle missioni all'estero. Infatti, i soldati italiani non hanno le capacità necessarie, in termini di difesa, per affrontare a 360 gradi eventuali peggioramenti degli scenari in termini militari. Ci si affidava all'ombrello americano in grado di garantire sempre e comunque la cornice di sicurezza necessaria. Ora tutto dovrà essere valutato e rivisto.

«Un disimpegno militare americano non potrebbe non avere un impatto sulla presenza italiana all’estero», ha detto il ministro degli Esteri italiano Enzo Moavero Milanesi durante la sua visita ufficiale a Washington. Ma sul ritiro dalla Siria e dall’Afghanistan, l’amministrazione Trump «non sembra avere calendario definito, né tappe definite», il disimpegno sembra «legato al parallelo miglioramento della situazione. Ci sono state rassicurazioni rispetto al mantenimento di un impegno degli Stati Uniti in Europa e nelle aree circostanti di più diretto interesse per gli europei e dunque anche per l’Italia». 
   

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