TARANTO - La portaerei Cavour della Marina militare ha fatto rientro questa mattina nella stazione navale Mar Grande di Taranto dopo aver terminato negli Stati Uniti la Campagna Ready for Operations (RFO) con le «prove in mare» (sea trials) per l’impiego operativo dell’F-35B. Si tratta del velivolo da combattimento di quinta generazione del programma Joint Strike Fighter di prossima dotazione alla Marina Militare in sostituzione degli AV8B-plus. La nave è stata «salutata» in Mar Jonio dal cacciatorpediniere Andrea Doria, dalla nave anfibia San Giusto e dal sommergibile Prini. La nave ammiraglia della Squadra Navale, grazie alla campagna RFO, ha avviato con pieno successo le attività fondamentali nel percorso di qualificazione ad impiegare il nuovo sistema d’arma costituito da velivoli di quinta generazione, gli F-35 nella versione B, a decollo corto e appontaggio verticale. "Questa portaerei rappresenta la massima espressione del potere marittimo e della naval diplomacy di una Nazione. La capacità portaerei è indicativa del rango internazionale del Paese ed è il pilastro della capacità di proiezione sul mare e dal mare», ha sottolineato il sottosegretario alla Difesa, senatrice Stefania Pucciarelli, che ha accolto nave ed equipaggio in rappresentanza del Ministro della Difesa, accompagnata dal capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e dal comandante in capo della Squadra Navale, ammiraglio Paolo Treu. Per il Capo di stato maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, «la campagna Ready for Operations si è conclusa con la piena realizzazione degli obiettivi inizialmente proposti e ha portato al conseguimento da parte della Naval Air System Command - autorità certificatrice americana - dell’autorizzazione all’impiego del F35-B a bordo della portaerei Cavour». Si tratta «certamente di un’attività di natura tecnico-operativa - ha detto il ministro della Difesa, onorevole Lorenzo Guerini - ma con risvolti importanti sul piano strategico-militare per la Difesa e per il Paese nel panorama internazionale».

Si tratta del velivolo da combattimento di quinta generazione del programma Joint Strike Fighter di prossima dotazione alla Marina Militare in sostituzione degli AV8B-plus
Venerdì 30 Aprile 2021, 17:29