POTENZA - L’invasione non si ferma. Era l’inizio del mese di settembre quando sono stati segnalati i primi avvistamenti di cinghiali nei quartieri di Potenza. Periferici e non solo. E da allora ad oggi, nonostante le misure prese, la situazione non sembra essere migliorata. I cittadini di aree di nuova espansione come la cosiddetta zona G, ma non solo loro, continuano ad avvistare branchi di cinghiali, soprattutto all’imbrunire. Sembrano aver soppiantato anche i branchi di cani randagi che prima vagavano nelle zone periferiche della città. Lo scorso 4 ottobre il sindaco di potenza, Mario Guarente, aveva emesso una ordinanza per la posa in opera di alcune trappole. Ma, evidentemente, no è bastato, visto che a inizio settimana è stata prorogata per altri dieci giorni. Nel frattempo l’opposizione in consiglio comunale chiede di fare di più: il gruppo Insieme per Bianca ha depositato agli atti una interrogazione urgente per chiedere interventi a tutela della pubblica incolumità.
Come si legge nell’ordinanza «pervengono all’amministrazione comunale numerose segnalazioni di presenza di cinghiali selvatici allo stato brado ed in branchi in aree urbane, in particolare nel quartiere denominato Zona G, nelle aree verdi di via Londra, via Copenaghen e nei pressi del campo scuola del quartiere di Macchia Romana». Oltre al timore che gli animali vaganti possano essere causa di incidenti stradali, vengono paventati pericoli per la incolumità dei pedoni, dal momento che il cinghiale viene considerato una specie piuttosto aggressiva. Per di più in questo periodo c’è anche il problema della diffusione della peste suina africana a complicare le cose. Di qui la proroga del posizionamento delle due gabbie per la cattura già installate ed affidate alla ditta Rondinella Giuseppe, nella zona G per altri dieci giorni.
Resta in vigore l’ordine ai cittadini di mantenere una distanza minima di 30 metri in caso di avvistamento e ai proprietari di fondi agricoli e aree confinanti e interne all’area urbana, di provvedere alla rimozione di cespugli infestanti nonché a mantenere una buona manutenzione per quanto riguarda siepi e recinzioni. Il controllo delle specie selvatiche nelle zone vietate alla caccia, in ogni caso, viene effettuato «mediante l’utilizzo di metodi ecologici su parere dell’Ispra».
Ma l’opposizione chiede di fare di più. Blasi e Andretta, nella loro interrogazione, ricordano che «sono mesi che gruppi di cinghiali attraversano diversi quartieri e parchi cittadini (via Parigi, via Varsavia, Malvaccaro, via Di Giura, Parco Rossellino, Parco Elisa Claps». Per questo motivo, «considerato che le rassicurazioni del Primo Cittadino rispetto la presenza degli stessi non hanno trovato riscontro in azioni concrete; considerato che la Regione Basilicata prevede interventi a riguardo ma che al momento non trovano riscontro nella città di Potenza», chiedono all’amministrazione «di voler riferire in merito alla situazione, agli interventi messi in atto o da mettere in atto, alle valutazioni fatte per mettere in sicurezza le zone occupate dai cinghiali, alle interlocuzioni con la Regione Basilicata ed alle responsabilità legate alla gestione dell’emergenza».