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Potenza, rielezione presidente Cotrab: «Sfregio per donne vittime di violenza»
Sottosegretaria Guerra: «Inaccettabile»

 
Redazione online

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Potenza, Cotrab, resta Ferrara anche dopo i dubbi M5S

Sulla vicenda di Giulio Ferrara, condannato in via definitiva per violenza sessuale, le senatrici e i senatori M5s in commissione femminicidio annunciano interrogazione

Martedì 25 Agosto 2020, 16:47

19:25

«E' davvero pessimo quanto avvenuto per la presidenza del consorzio Trasporti Basilicata. Il presidente Giulio Ferrara, condannato in via definitiva per violenza sessuale, è stato riconfermato come se nulla fosse, nonostante il reato per il quale si è preso due anni e sei mesi si sia consumato proprio nel contesto del Cotrab. Il M5s, con il consigliere regionale lucano Leggieri, aveva già paventato il rischio: questa rielezione è davvero uno sfregio per tutte quelle donne vittime di violenza che decidono di denunciare, e chi lo ha votato è di fatto complice di questo sfregio. Ci mettiamo nei panni della vittima: come deve sentirsi ora che il suo carnefice è stato riconfermato, esponendola così anche a ritorsioni? Come M5s, presenteremo un’interrogazione sul tema: chi si macchia di certi deprecabili reati non può stare alla presidenza di una partecipata. Se c'è un vuoto normativo, andrà colmato. Intanto ci appelliamo al senso etico e alla deontologia dei consorziati perché inducano il neo rieletto presidente stupratore a dimettersi».

Così in una nota le senatrici e i senatori M5s in commissione Femminicidio.

LA SOTTOSEGRETARIA GUERRA: «ELEZIONE INACCETABILE» -  «L'elezione a Presidente del Consorzio Trasporti Basilicata di un uomo, Giulio Ferrara, che è stato condannato in via definitiva per violenza sessuale ai danni di una donna, e che ha sfruttato per abusare di lei, come si legge nelle notizie uscite sulla stampa, la sua posizione gerarchica, è un fatto gravissimo».

Lo dichiara Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria al ministero dell’Economia e delle Finanze ed esponente di LeU. «L'indifferenza o la superficialità con cui si guarda al tema della violenza nei confronti delle donne sul posto di lavoro, laddove sono più esposte a ricatti e abusi, non è accettabile - sottolinea - Non dare il giusto peso a questi fenomeni significa di fatto giustificarli. In questo caso poi la donna sarà vittima una seconda volta. Si troverà infatti come Presidente, nel luogo in cui lavora, l’uomo che le ha usato violenza e del quale ha ottenuto la condanna».

«Non è pensabile che Giulio Ferrara ricopra la posizione per cui è stato assurdamente eletto. È assolutamente necessario il suo immediato allontanamento», conclude Guerra.

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