Martedì 21 Ottobre 2025 | 22:00

«Don Franco resti con noi»: a Potenza 1300 firme in una lettera all'arcivescovo

«Don Franco resti con noi»: a Potenza 1300 firme in una lettera all'arcivescovo

 
Redazione online

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«Don Franco resti con noi»: a Potenza 1.300 firme in una lettera all'arcivescovo

La missiva a monsignor Davide Carbonaro, dalla «Comunità dei Santi Anna e Gioacchino» che «accogliendo volentieri il nuovo parroco», chiedono che don Franco Corbo «possa restare con noi, in questa comunità, come un padre anziano

Martedì 21 Ottobre 2025, 18:55

Le firme di 1.300 persone e una nuova lettera sono state inviate all’arcivescovo di Potenza, monsignor Davide Carbonaro, dalla «Comunità dei Santi Anna e Gioacchino» che «accogliendo volentieri il nuovo parroco», chiedono che don Franco Corbo «possa restare con noi, in questa comunità, come un padre anziano che, negli ultimi tratti del suo percorso, piuttosto che essere allontanato dalla sua famiglia, venga circondato ancora dall’amore dei suoi figli».

La settimana scorsa, nella parrocchia di viale Dante, in una zona semi-centrale del capoluogo lucano, era scoppiata la polemica per la decisione di monsignor Carbonaro di indicare in don Antonio Laurita il nuovo parroco, «che inizierà il suo ministero pastorale il 14 febbraio 2026», con don Franco - 85 anni, dei quali 56 anni trascorsi a Sant'Anna, 19 da sacerdote e 37 da parroco . che sarà collaboratore della parrocchia di Santa Maria del Carmine di Avigliano (Potenza).

«Non possiamo non manifestare - è scritto nella lettera, la seconda in pochi giorni, indirizzata all’arcivescovo - il rischio di una disgregazione della comunità, lo smarrimento di tante persone, dai più anziani ai più giovani. Le chiediamo di ascoltarci. Di ascoltare prima di tutto il cammino ultra decennale di questa comunità, la sua vita e la speranza di tante persone. È una comunità intera che glielo chiede. Una comunità viva, di persone libere. Vogliamo sperare che la Chiesa, soprattutto in questi tempi difficili, non perda la profezia. Le chiediamo di incontrarci. Venga a toccare con mano l’amore, la speranza e la passione che ci animano, oppure ci accolga per ascoltare questo nostro grido di dolore».

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