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Potenza, assemblea Cotrab: rieletto Giulio Ferrara condannato per violenza

 
PIERO MIOLLA

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PIERO MIOLLA

Potenza, Cotrab, resta Ferrara anche dopo i dubbi M5S

L’appuntamento sarebbe stato disertato da molte delle trentotto aziende che compongono il consorzio

Domenica 23 Agosto 2020, 12:26

12:32

POTENZA - Giulio Ferrara è stato riconfermato nella carica di presidente del Cotrab, il Consorzio Trasporti Aziende Basilicata. Con lui, rinnovata anche la fiducia a quattro dei cinque consiglieri già in carica. L’assemblea elettiva che si è tenuta il 20 agosto, se, da un lato, ha scelto la continuità, dall’altro pare essere stata snobbata da un buon numero di aziende aventi diritto. Ma andiamo con ordine. In merito a Ferrara, di recente il consigliere regionale del M5S, Gianni Leggieri, aveva sollevato la questione relativa alla «condanna alla pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione per violenza sessuale, inflitta dalla Corte di Appello di Potenza e confermata dalla Cassazione». Questione posta sotto un duplice aspetto. In primis quello della presunta impossibilità di consultare la sentenza definitiva, che, in base a quanto dichiarato da Leggieri, sarebbe «in via di oscuramento». In secondo luogo per il rischio che Ferrara potesse essere rieletto e, dunque, «continuare a lavorare nella stessa azienda in cui presta la propria attività la parte lesa». Rischio che si sarebbe concretizzato. Come detto, però, l’assemblea sarebbe stata, per così dire, poco frequentata dalle 38 aziende che fanno parte del Consorzio: numerosi e importanti, difatti, gli assenti.

Solo una casualità, dovuta anche al periodo agostano, o un segnale chiaro? Il tutto, peraltro, è accaduto in un periodo difficile per il Cotrab e, in generale, per il trasporto pubblico locale lucano, specie dopo la doppia sentenza del Tar Basilicata che, accogliendo i ricorsi dello stesso Cotrab, ha riconosciuto che «devono ritenersi legittime le pretese del Consorzio ricorrente, finalizzate a non sottostare ad un’ulteriore proroga, successiva al 30 giugno 2020, pari a 2 anni successivi alla scadenza contrattuale del 30 giugno 2018, dei contratti stipulati con le Province di Potenza e Matera», ormai scaduti, ed a «ottenere la stipula di un contratto con un diverso corrispettivo o con la riduzione delle corse e/o della loro frequenza».

L’accoglimento del ricorso ha determinato l’annullamento di «atti e provvedimenti impugnati, previa disapplicazione del vigente articolo 9 della legge regionale 12-20, con esclusivo riferimento alla durata della proroga fino al 30 novembre del 2021, anziché fino al 30 giugno del 2020, per incompatibilità con l’articolo 5, comma 5, del Regolamento Ue 1370-07». Poiché il «costo del servizio di Tpl è a carico del bilancio regionale, la Regione deve mettere a disposizione delle Province le risorse finanziarie per concordare una proroga del contratto di servizio a condizioni diverse».

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