Va in pensione la Jeep Renegade prodotta a Melfi. Ieri mattina dalla catena di montaggio dello stabilimento Stellantis è stato consegnato l’ultimo esemplare di una vettura che ha fatto la storia dello stabilimento di San Nicola di Melfi e che, si auspica, possa far posto in futuro ad altri modelli in grado di rilanciare la produzione e soprattutto l’occupazione.
«La produzione della Jeep Renegade nello stabilimento Stellantis di Melfi finisce - hanno dichiarato la segretaria regionale Ugl Basilicata Florence Costanzo, e il segretario provinciale Ugl Metalmeccanici Potenza Giuseppe Palumbo - la produzione del crossover affine Fiat 500X è cessata qui già lo scorso anno. Gli attuali proprietari europei di Renegade stanno passando gradualmente all'Avenger o alla Jeep Compass di nuova generazione (piattaforma Stla Medium), più grande, la cui produzione in serie è iniziata nello stabilimento di Melfi".
L’Ugl non nasconde le sue preoccupazioni per il futuro: «C'è il rischio di avere pesanti conseguenze occupazionali non solo per i dipendenti diretti di Stellantis, ma anche per l'intera filiera dell'indotto del comparto auto di San Nicola di Melfi, già fortemente penalizzata dalle politiche europee e dove aziende stanno già licenziando il loro personale''.
Molte aspettative sono riposte nell'incontro del 20 ottobre a Torino con il nuovo amministratore delegato Antonio Filosa. E proprio in vista dell’incontro con il nuovo amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, i sindacati Fiom, Fim, Uilm e Fismic della Basilicata, in una nota congiunta, chiedono «che l’azienda chiarisca in modo inequivocabile le nuove missioni produttive e i tempi delle salite produttive dello stabilimento di Melfi, assumendo impegni concreti anche per l’indotto, ormai in una condizione di estrema difficoltà».
I rappresentanti sindacali dei metalmeccanici lucani mettono anche in evidenza che «dopo anni di richieste e mobilitazioni, è il momento di un vero cambio di passo, con scelte industriali realistiche che rilancino lo stabilimento e salvaguardino l'occupazione, a partire dalle vertenze più critiche come Logistica, Pmc e Brose. «Alla luce dell’annuncio del ministro Urso sul prossimo Tavolo Automotive, chiediamo al presidente della Regione, Bardi di riconvocare con urgenza il tavolo regionale, per definire insieme le richieste da portare a Roma, con l’obiettivo di garantire il futuro del polo industriale di San Nicola di Melfi e di tutto il suo indotto», concludono i dirigenti di Fim, Fiom, Uilm e Fismic.