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Potenza, Covid-19 e matrimoni: «Il virus non ferma il nostro amore»

 
Giovanni Rivelli

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Giovanni Rivelli

Susy e Giuseppe festeggiano a casa con un caffè

Susy e Giuseppe vanno avanti: pubblicazioni e nozze da soli e con la mascherina

Martedì 21 Aprile 2020, 11:40

11:41

POTENZA - Il matrimonio ai tempi del coronavirus. Mentre tutti «passano» loro hanno deciso di andare avanti. Così si sono presentati davanti alla finestra dell’anagrafe del Comune di Potenza, a via Nazario Sauro e, con mascherina d’ordinanza hanno fatto le pubblicazioni.

Un momento di felicità per Giuseppe Martoccia, informatore scientifico e Assunta Iuliano, ginecologa all’Ospedale San Carlo di Potenza nonostante quei piani che avevano fatto da circa un anno hanno dovuto subire modifiche. «Anzi - ci tiene a precisare la promessa sposa - lo abbiamo anche anticipato: dal 12 giugno, quando avevamo programmato di fare festa con amici e parenti a Sorrento, al 12 maggio, quando torneremo a presentarci al Comune questa volta però non del tutto soli, ma accompagnati dai testimoni».

Intanto la festa della «prima parola» si è circoscritta alla loro gioia e ad inviare via Whatsapp a parenti e amici le foto di questo importante passaggio e a un caffè di coppia consumato al rientro a casa, dove vivono insieme da 20 anni e li attendeva la loro bambina. «Se devo essere sincera - dice Susy, come è conosciuta la sposa - non mi è pesato per nulla rimandare la festa. Avevamo maturato la decisione da tempo, abbiamo la consapevolezza di cosa voglia dire un passo di questo tipo e sappiamo che lo abbiamo fatto. Tutto il resto è relativo, ci sarà tempo e occasione per fare festa». «L’importante - le dà man forte Giuseppe - è essere riusciti a mettere questo punto definitivo che desideravamo da tempo».

E proprio l’impossibilità di fare la festa ha spinto anche a nona spettare la data fissata e anticipare i tempi. Hanno contattato l’anagrafe, inviato dati e documenti e concordato l’appuntamento. Quindi si sono presentati nello spiazzo dell’ex «mobility center», hanno bussato alla finestra, il funzionario gli ha passato il foglio già compilato e, sempre restando nel cortile, lo hanno sottoscritto facendosi reciprocamente una foto col telefonino, e restituito. «È stato bellissimo - racconta Susy con la voce che tradisce un sorriso - e sinceramente mi sembra esagerato fare una tragedia per non poter fare la festa. Se lo faccia dire, lavoro in ospedale e mai come in questi giorni ho chiaro che le tragedie sono altre. Noi siamo felici così, di vivere questo momento in una dimensione intima e personale, con la forte consapevolezza del passo che abbiamo scelto di fare. E dico agli altri che attendevano di sposarsi che se anche la loro è una scelta consapevole, non c’è motivo di rimandare».

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