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Coppia appartata in auto, rapinata da 2 stranieri

 
Giovanni Rivelli

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Giovanni Rivelli

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Brutta avventura per due ragazzi: gli aggressori avevano con loro una pistola

Venerdì 02 Novembre 2018, 09:41

Appartati nottetempo nella zona industriale di Potenza, rapinati da due uomini con una maschera sul viso che hanno mostrato un pistola chiesto soldi. È la brutta avventura capitata nello scorso weekend a una coppia di ragazzi di Potenza su cui sta ora indagando la Squadra Mobile della Questura.
I due, hanno raccontato agli agenti della Squadra Volante poi chiamati in soccorso, si erano fermati a chiacchierare nel reticolo di strade tra via della Fisica e via dell’edilizia all’incirca mezz’ora dopo la mezzanotte di sabato sera quando al finestrino della loro vettura si sono presentate due persone che indossavano una maschera di colore bianco ed erano armate di una pistola.
In un italiano imperfetto e con un accento straniero i due hanno chiesto ai due ragazzi di dare i soldi che erano in loro possesso e hanno trascinato il giovane che era alla guida della vettura fuori dal mezzo aggredendolo a calci e pugni affinché si convincesse a consegnare quanto richiesto. Quindi si sono allontanati a piedi (almeno fino a quando le due vittime hanno avuto modo di vedere) facendo perdere le loro tracce.


A questo punto i due ragazzi hanno potuto chiedere l’intervento del «113» e gli agenti, appena sopraggiunti, li hanno condotti in ospedale per i controlli sulle lesioni subite dalle percosse. Successivamente i due, sempre con gli agenti al seguito, sono stati indirizzati in Questura dove hanno raccontato quanto gli era successo fornendo tutti i dettagli che la memoria gli aveva consegnato sull’accaduto, le sembianze dei due aggressori, l’arma che era stata mostrata, la direzione in cui si erano allontanati, lo strano accento con cui parlavano (cosa che fa pensare possa trattarsi di stranieri).
Sono così partite le indagini della polizia che, almeno nell’immediato, non hanno però portato all’individuazione dei due aggressori. Da quanto si è saputo (anche se al solito riserbo di indagine si aggiunge, con ogni probabilità, quello legato alla volontà di non suscitare allarmismi) sarebbero stati acquisti filmati di telecamere e controllati i movimenti di alcune persone. In ogni caso, almeno per il momento, per una chiacchiera meglio fermarsi in zone frequentate e ben illuminate e stare sempre con gli occhi aperti

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