Acqua sporca dai rubinetti delle case di Paoladoce di Avigliano. La denuncia, rilanciata ieri dalle pagine del nostro quotidiano dalla Federconsumatori di Potenza, riapre un annoso e atavico problema con il quale i cittadini del borgo aviglianese convivono da tempo e ben noto alle istituzioni locali. Basta una pioggia più violenta ed abbondante che in alcune abitazioni l’acqua non è più limpida e cristallina e la sua qualità preoccupa i residenti. Quando cominciano a veder sgorgare dal rubinetto un acqua torbida e quasi «melmosa», come essi stessi la definiscono, verosimilmente non più utilizzabile per fini potabili, i cittadini di Paoladoce si arrangiano come meglio possono, utilizzando spesso riserve autonomamente raccolte in taniche e bottiglie nei giorni precedenti, con la consapevolezza che, prima o poi, avranno un momentaneo stop nell’utilizzo del bene primario. Le utenze idriche della zona, una cinquantina all’incirca, infatti, si approvvigionano direttamente da sorgenti locali che si trovano ai piedi del Monte Carmine e che, pertanto, sono molto sensibili alle variazioni atmosferiche. «Conosciamo da tempo il problema – dice il sindaco Vito Summa – e in diverse situazioni nel passato abbiamo fatto arrivare, in accordo con l’acquedotto, sacche di acqua potabile. Purtroppo le abitazioni non sono servite dalla rete idrica che serve la Camastra. Bisognerebbe collegare le condotte della frazione direttamente ai serbatoi riforniti a loro volta dallo schema idrico regionale». «Il problema, tuttavia, - continua il primo cittadino - è sempre quello del reperimento del denaro necessario all’opera. Occorrono, a conti fatti, circa 180 mila euro. Il progetto è pronto ma noi attendiamo ancora il bando regionale sugli acquedotti rurali per candidare a finanziamento l’intervento e poter finalmente risolvere una questione vecchia e preoccupante».
«Noi ad oggi – spiega - non abbiamo avuto come comune dai cittadini alcuna segnalazione per questa nuova emergenza, ma restiamo come sempre disponibili per comprendere l’entità della questione e trovare una risoluzione tampone di concerto con l’acquedotto, ente erogatore del servizio, e la popolazione interessata». «La risoluzione definitiva – conclude Summa – non dipende purtroppo da noi e dalla nostra volontà». Intanto l’acqua pare continui ad essere sporca e scura. «Un fatto estremamente grave – afferma Rocco Ligrani, presidente di Federconsumatori – se dovesse essere confermato». «L’acqua – conclude l’associazione a difesa dei consumatori - è un bene primario e indispensabile, e per giunta non offerto gratuitamente ai cittadini, ma dagli stessi pagato».
Il sindaco della frazione del Potentino ha annunciato interventi tampone
Mercoledì 17 Ottobre 2018, 13:31