Se è vero che «in amor vince chi frigge», come c’è scritto nel locale, riprendendo una delle frasi più celebri di «Inchiostro di Puglia», loro certamente sono già fuori concorso. Come i panzerotti che preparano ogni giorno e che sono rientrati tra le migliori eccellenze tricolori dell’anno. «Origano Panzerotti&Dintorni» ha ottenuto il marchio «Eccellenze Italiane 2021», un prestigioso riconoscimento attribuito alle attività commerciali di piccola e media imprenditoria che valorizzano il Made in Italy. Il locale è stato selezionato grazie alle recensioni positive avute su Google dagli utenti. Un successo di complimenti per le due titolari Concetta Granato e Mariella Tancorre di 43 e 53 anni. Mogli, madre e soprattutto esperte d’eccezione in cucina, hanno rilevato il locale due anni fa. Erano già le cuoche della panzerotteria, poi hanno deciso di fare il passo di qualità. Si sono conosciute sul lavoro e sono diventate grandi amiche. Sono dietro al bancone tutti i giorni e per tutto il giorno. Prima del Covid arrivavano a friggere anche più di 200 panzerotti a serata, oggi i volumi si sono ridotti, ma loro resistono con determinazione e passione. L’asporto aiuta poco, l’affetto dei clienti non manca.
Il riconoscimento di eccellenza italiana è uno stimolo ad andare avanti: «Questa per noi è molto di più di una semplice targa – dicono – è una piccola gratificazione per l’impegno, la dedizione, la cura che mettiamo ogni giorno nel nostro lavoro ed è la dimostrazione tangibile dell’amore dei nostri clienti. Contiene lacrime, speranze e sorrisi. Contiene tutto il buono delle nostre mezzelune dorate. Contiene la fatica e la speranza. E contiene la felicità: tanta».
Il segreto del successo, nella città che da poco vanta il riconoscimento DOP per la mozzarella, sta negli ingredienti di qualità e nella originalità dei prodotti proposti. Panzerotti salati e dolci. Il preferito dalla clientela è quello con impasto al vino primitivo con cipolla caramellata, zampina e mozzarella. Tra i più apprezzati anche quello con caciocavallo, marmellata di fioroni e capocollo di Martina Franca, in un incrocio di sapori diversi che omaggia la territorialità. «Durante il lockdown siamo riusciti a coprire a mala pena le spese – confidano le gioiesi –. Resistiamo». Più difficile è resistere ai loro panzerotti fumanti.