Controlli a tappeto nel territorio di Lecce hanno portato alla luce irregolarità soprattutto nel settore turistico-alberghiero. L’attività, volta a contrastare il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (nell’ambito del decreto flussi 2025) e l’intermediazione illecita di manodopera, è stata condotta dai militari del Nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Lecce, insieme al personale dell’Ispettorato territoriale del lavoro e con il supporto del Comando provinciale carabinieri. Ha riguardato il periodo tra il 10 e il 25 settembre e i controlli si sono concentrati sul personale extracomunitario, sulla scorta del decreto flussi. Su 16 aziende controllate 13 sono risultate non conformi.
L’obiettivo era contrastare il sommerso, l’intermediazione illecita e il caporalato, nonchè controllare il rispetto delle norme di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Non ultimo, verificare le prenotazioni di cittadini extracomunitari da avviare al lavoro in vista della prossima stagione estiva. Su 70 posizioni lavorative controllate, 34 sono risultate irregolari e una in nero. Oltre 105mila euro fra ammende e sanzioni, due sono state sospese per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza in quanto i lavoratori dipendenti non avevano ricevuto la dovuta formazione sui rischi presenti sui luoghi di lavoro.