Un detenuto originario della Basilicata si è impiccato nelle scorse ore nel carcere di Brindisi. Lo rende noto il segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio. «Dall’inizio dell’anno sono ben 72 i reclusi che si sono suicidati (più un internato in una Rems), cifra - spiega il sindacalista - alla quale bisogna aggiungere 4 operatori. Numeri indegni per un Paese che voglia dirsi civile e che confermano il tragico trend degli ultimi anni. Del resto, con 63.740 detenuti stipati in soli 46.183 posti e considerate anche le carenze strutturali e infrastrutturali le carceri sono invivibili».
«A ciò si aggiungano le voragini negli organici del personale, con 20mila agenti mancanti alla Polizia penitenziaria».
«Anche a Brindisi le condizioni sono a dir poco proibitive: 232 i ristretti, allocati in 119 posti, con un sovraffollamento del 195%. Sono 120 gli agenti in servizio, laddove ne necessiterebbero almeno 197 (-39%) solo per garantire - ha riferito - la gestione ordinaria con la capienza regolamentare».
















