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Monaco 1972, quando morì l’Olimpiade

 
Annabella De Robertis

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Annabella De Robertis

Monaco 1972, quando morì l’Olimpiade

La strage firmata «Settembre nero»

Mercoledì 07 Settembre 2022, 11:03

«L’Olimpiade è morta con loro»: il 7 settembre 1972 «La Gazzetta del Mezzogiorno» dedica la prima pagina alla strage consumatasi a Monaco durante la XX edizione dei moderni Giochi olimpici per mano di un commando palestinese. Due giorni prima, i membri dell’organizzazione terroristica denominata “Settembre nero” hanno fatto irruzione nel villaggio olimpico: due atleti israeliani sono stati subito uccisi – dopo essere stati brutalmente torturati – e altri nove presi in ostaggio. In cambio della loro liberazione, “Settembre Nero” ha chiesto il rilascio di oltre 200 detenuti palestinesi. La Repubblica Federale Tedesca aveva scelto di alleggerire le misure di sicurezza per mostrare al mondo un Paese diverso da quello del 1936, anno in cui a Berlino si tennero le Olimpiadi di Hitler: le forze di polizia sono pertanto del tutto impreparate e male equipaggiate per affrontare un attacco terroristico. Una serie di errori strategici portano al tragico epilogo. Dopo fallite negoziazioni, un ultimo accordo prevede la partenza del commando per il Cairo con un aereo messo a disposizione dai tedeschi; all’aeroporto di Fuerstenfeldbruck, però, la polizia apre il fuoco, innescando un lungo conflitto a fuoco.

«I nove ostaggi israeliani sono tutti morti durante l’attacco della polizia bavarese ai fedayn nell’aeroporto militare di Fuerstenfeldbruck. Ma il bilancio è ancor più spaventoso. Un poliziotto tedesco ucciso ed altri feriti, il pilota di un elicottero in gravissime condizioni e solo stamattina sul tardi dichiarato fuori pericolo. Poi i terroristi: cinque morti, tre catturati; due subito, sulla tragica pista, dopo la furiosa battaglia e l’ultimo nelle prime ore del mattino dopo una lunga caccia all’uomo. Sono 17 dunque le vittime della folle giornata di odio e di sangue che ha sconvolto Monaco e sgomentato il mondo intero. Undici gli israeliani che hanno pagato con la vita l’illusione di poter vivere all’Olimpia Park un’avventura di pace».

«L’Olimpiade è morta con loro», si legge, dunque sulla Gazzetta. In realtà, il grande evento sportivo, mai interrotto neanche durante il sequestro, andrà avanti tra mille polemiche anche dopo la cerimonia funebre. Nell’ottobre 1972, i Fedayn palestinesi dirotteranno il volo Lufthansa 615 in servizio da Damasco a Francoforte e in cambio otterranno il rilascio dei due terroristi di Monaco arrestati dalle autorità tedesche. Ciò provocherà la definitiva reazione del Governo israeliano, che lancerà l’operazione “Collera di Dio”, con cui nei vent’anni successivi darà la caccia agli autori e ai mandanti della strage olimpica.

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