In Puglia e Basilicata
Accadde oggi
19 Luglio 2022
Annabella De Robertis
Cronache da Parigi appaiono sulla terza pagina della «Gazzetta di Puglia» del 19 luglio 1925. Con il titolo «Corriere parigino», a firma di Lello Borzuola, appare un vivace «affresco» di cronaca sociale internazionale: «Furti originali – si sa – accadono un po’ dovunque, ma credo che la palma dei medesimi spetti a Parigi. I ladri parigini sono straordinariamente geniali. Sapete qual è l’ultima novità? Il furto…con lo sputo. Esso è architettato contro i sensali di gioielli che viaggiano da un quartiere all’altro con una valigetta in mano, piena di gioielli. “Scusate, signore” – fa di botto al sensale un individuo elegante e dall’aria più insospettabile di questo mondo – forse non sapete di avere sulla spalla uno sputo grosso quanto un’ostrica”. Vivamente contrastato ma riconoscente per il cortese avvertimento, il sensale lascia la valigetta ai suoi piedi e inizia delle contorsioni con la testa per vedere dov’è lo sputo. È un minuto! Il tempo bastevole perché la valigetta sparisca insieme…all’insospettabile individuo. L’altro giorno un furto con lo sputo – “le vol au crachat” – ha fruttato 200.000 franchi».
Sempre dalla capitale francese provengono i consigli di moda per le giovani lettrici. Accanto alla grande fotografia di una modella che indossa un abito della «Maison Tollmann», si legge: «Un insieme di bianco e nero di eccezionale eleganza in crêpe imprimé. Un cappellino di leggerissima paglia bianca e la scarpetta scollata nera accrescono l’armonia e la finezza dell’insieme».
A firmare la rubrica femminile è «M.»: si tratta evidentemente di «Medusa», pseudonimo di Wanda Bruschi. Nata a Bari nel 1888, insegnante alla scuola Gimma, ha esordito come giornalista sul «Corriere delle Puglie» di Martino Cassano e ha in seguito sposato il giornalista Raffaele Gorjux, fondatore nel 1922 de «La Gazzetta di Puglia».
Proprio su queste pagine Donna Wanda cura diverse rubriche, tra cui «Pagine femminili» e «Piccola Posta»: nel trafiletto di moda del 19 luglio 1925 non risparmia indicazioni alle ragazze che a lei si sono rivolte personalmente. Alla diciottenne Resedà – «oh! che pseudonimo alla Gozzano!», scrive l’autrice, dandoci conferma che si tratti proprio della nostra Medusa – consiglia: «Ma sì: se avete bei capelli ondulati, riunitili in boccoli e fateli cadere da un lato, sulle spalle. A diciotto anni tutte le preziosità sono permesse e tutto è grazioso perché c’è una divinità che ogni cosa abbella con le sue dita di rosa: giovinezza!».
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