Bari - Una strategia mirata. Un’opera di cesello che dovrà costruire un Bari perfetto, al di là di nomi e curriculum. Non sarà semplice per Giancarlo Romairone mettere a punto la squadra ideale per Gaetano Auteri (il mister siciliano firmerà non appena sarà risolto il vincolo con Vincenzo Vivarini: probabilmente nelle prossime ore; ritiro fissato dal 27 agosto all’8 settembre a Cascia). La riduzione delle liste in serie C a 22 effettivi (più un giovane professionista del 2001) impone al Bari innanzitutto di sfoltire una rosa che già conta 24 contratti professionistici attivi. Una volta scesi al numero consentito, ad ogni inserimento dovrà corrispondere una partenza.
Dunque, il primo esame di Auteri dovrà essere sul materiale a disposizione. Che, peraltro, costituisce una discreta base per il suo 3-4-3. Partendo dal parco portieri, il binomio Frattali-Marfella assicura esperienza e valore del titolare, prontezza ed affidabilità sul «vice». In teoria, ci sarebbe già il terzetto titolare di difesa: Sabbione, Di Cesare e Perrotta sono ormai affiatati e si integrano perfettamente tra loro. Va considerato anche Ciofani che può fungere da alternativa per ciascuno dei tre, funzionando forse meglio da difensore puro che da laterale a tutta fascia. Scontato che servano almeno un altro paio di innesti: gente, magari, più dotata sul piano della velocità.
La batteria dei laterali potrebbe recuperare a pieno regime le doti di Berra e Costa, entrambi più portati alla spinta che alla funzione di terzini puri ricoperta nell’ultimo torneo. Costa, tuttavia, potrebbe essere attratto da qualche sirena in categorie superiori: in caso di una sua partenza, un’idea condurrebbe a Daniele Donnarumma (Monopoli). Tra le alternative, potrebbe meritare una chance Corsinelli, mentre andrebbero rivisti Kupisz e Nannini, entrambi di ritorno dai prestiti a Trapani e Piacenza.
Grande abbondanza a centrocampo: si può dare per scontata la conferma di Hamlili, Maita e Bianco. Da decidere il futuro di Schiavone che ha altri due anni di contratto, mentre potrebbero incontrare maggiori difficoltà di inserimento Folorunsho e Scavone, più portati al ruolo di mezzala. Proprio nel reparto nevralgico, però, sembra che Auteri abbia espresso il suo primo desiderio: Marco Armellino, 31enne in forza al Monza. Attenzione anche a Francesco Giorno, 26enne regista tuttofare del Monopoli.
In attacco, il dilemma da sciogliere si chiama Mirco Antenucci. Il super bomber dell’ultima stagione (21 gol) potrebbe faticare a trovare una precisa collocazione in una prima linea a tre. Da centravanti puro, rischierebbe di finire stritolato nella morsa dei centrali avversari, da esterno potrebbe pagare qualcosa in corsa e spunto. Possibile che si arrivi persino a rinunciare al suo talento per ragioni di modulo? Auteri in tal senso dovrà inventarsi qualcosa per valorizzare un altissimo potenziale di gol. Dovrebbe restare pure Simone Simeri, in procinto di rinnovare il contratto fino al 2023. Arriverà un ulteriore centravanti? Possibile. Circola con insistenza la candidatura di Stefano Pettinari, 28 anni, del Trapani. Interessante può essere il recupero di due talenti che non si sono espressi al meglio nel 4-3-1-2 di Vivarini: Terrani e D’Ursi. Il primo si è riciclato trequartista, il secondo attaccante, ma entrambi nascono esterni ed in tale ruolo possono essere molto utili ad Auteri. Che magari potrebbe dare una chance pure a Samuele Neglia, di ritorno dalla Fermana. Anche tale reparto necessiterebbe di qualche innesto. Il neo tecnico ha sempre seguito con interesse Sergio Bubas, 31 anni, reduce da un ottimo torneo alla Vibonese: potrebbe entrare nella lista dei desideri