BARI - Il Bari diventa un intreccio sempre più complicato. Non bastassero i dubbi sul futuro del tecnico Vincenzo Vivarini, ora si aggiungono insistenti voci pure sulla figura del direttore sportivo. La carica appartiene a Matteo Scala che lo scorso inverno ha anche superato l’esame di idoneità ottenendo l’iscrizione all’albo di categoria. Con il rinnovo del contratto in scadenza al termine di questa stagione sportiva, sarebbe dovuta arrivare pure la nomina ufficiale a responsabile dell’area tecnica e del mercato.
Ma il prolungamento del vincolo, che sembrava sostanzialmente una formalità, non è ancora arrivato. Il dirigente genovese, peraltro, è stato uno punto fermo della giovane gestione targata Luigi De Laurentiis. Nell’agosto del 2018, infatti, fu lui il primo tassello societario ed ha dovuto occuparsi di ogni aspetto della vita del club: organizzativo, logistico, tecnico. Sebbene con l’ausilio e la supervisione del management del Napoli, Scala è stato, in questo primo biennio della nuova proprietà, l’uomo che più di tutti ha vissuto il territorio ed il rapporto con la squadra. Dati questi fattori, si potrebbe pensare alle classiche voci di corridoio. Eppure, qualcosa non torna nel conto biancorosso.
La stagione si è chiusa il 22 luglio scorso con l’atroce beffa della sconfitta nella finale dei playoff per la B contro la Reggiana: la società aveva annunciato una ripartenza ancor più forte e motivata, ma le scelte principali ancora non sono state effettuate. Scala ha parlato con Vivarini domenica scorsa: ora l’allenatore è in vacanza in Sicilia ed il ds avrebbe dovuto relazionare sul vertice entro domani. Il summit, invece, si svolgerà a Roma non prima di lunedì o martedì, quando saranno fatte tutte le valutazioni del caso dopo la sfida di Champions League tra Barcellona e Napoli. Sorge, quindi, il reale dubbio che si possa andare incontro ad una profonda riorganizzazione del club, persino nelle figure basilari. Il lavoro di Scala è comunque apprezzato dalla proprietà e, qualora si pensasse ad un nuovo direttore sportivo, il manager genovese potrebbe restare in qualità di direttore generale oppure essere ricollocato a Napoli con un diverso incarico dirigenziale.
Sul Bari, invece, si affacciano un paio di candidature. Una, in particolare, sarebbe confermata da diversi angoli d’Italia e risponde al nome di Giancarlo Romairone. Ex attaccante transitato pure dalla Fidelis Andria, è stato direttore sportivo di Spezia, Carpi e Chievo. Il rapporto con l’entourage tecnico e dirigenziale che segue il Bari è costante e basato su stima reciproca. Insomma, la pista potrebbe divenire davvero attendibile in caso di cambiamenti radicali. Circola pure il nome di Pietro Accardi, direttore sportivo dell’Empoli da cui, però, potrebbe separarsi nei prossimi giorni. Il club toscano è stato appena eliminato dai playoff di serie B e probabilmente muterà qualcosa nei propri ranghi. Accardi, peraltro, scelse nel 2017-18 Vincenzo Vivarini come tecnico dell’Empoli, salvo poi esonerarlo per ingaggiare Aurelio Andreazzoli e centrare la promozione in serie A.
Lo scorso gennaio, molti sono stati gli intrecci di mercato tra Napoli e club toscano: segnale inequivocabile di buoni rapporti. Tuttavia, il dirigente siciliano difficilmente accetterebbe di scendere di categoria. Scontato che in tale bailamme, sia impossibile sbilanciarsi pure sulla questione allenatore. Luigi De Laurentiis vorrebbe proseguire con Vivarini, ma si dovesse optare per altre soluzioni dirigenziali, tutto tornerebbe in discussione. Con le candidature di Gaetano Auteri, Marco Baroni ed Attilio Tesser sempre sullo sfondo. Ma c’è un altro profilo che intriga: Roberto Venturato, l’autore del miracolo Cittadella.