«Poteva essere un match terribilmente complicato: l’abbiamo risolto alla grande». Giovanni Cornacchini supera anche una tappa divenuta d’improvviso complessa e vede il traguardo promozione ormai a pochi passi. Pesante il successo sul Gela, ottenuto pur terminando il match per la seconda volta di fila in doppia inferiorità numerica, prima per l’espulsione di Aloisi a fine primo tempo, quindi per quella di Mattera nella parte conclusiva della ripresa. Il tutto, dovendo ribaltare il vantaggio siciliano. «È stata una settimana molto particolare», spiega Cornacchini. «Per tanti giorni si è discusso se questa partita si sarebbe giocata o meno. È scontato che, anche a livello inconscio, qualcosa possa venir meno. Probabilmente non abbiamo avuto l’approccio feroce che sarebbe servito. Abbiamo anche fallito qualche chance favorevole nella prima parte della gara, ma in effetti senza creare molto. Siamo andati sotto per una grave ingenuità, ma siamo stati bravi a risalire la china. È una vittoria nient’affatto scontata: l’abbiamo cercata, dando anche prova di una buona tenuta fisica. L’esultanza finale? Forse ho perso qualche anno di vita... Eppure, quando Sowe ha colpito il palo subito dopo il loro vantaggio, mi sono convinto che la sfida si potesse ribaltare». Il trainer dei galletti commenta la scelta di giocare senza centravanti puro. «Non siamo stati pericolosi come in altre circostanze - afferma Cornacchini -, ma Neglia può risultare utile anche da finto nove. È un ragazzo rapido e intelligente. Non a caso, dopo l’espulsione di Aloisi, l’ho spostato terzino piuttosto che sprecare un cambio e lui ha risposto bene. Iadaresta è un grande colpitore di testa. Ho sempre ribadito che ci avrebbe dato un aiuto importante e anche stavolta è risultato determinante». Avvicinandosi la promozione, continua a tenere banco il futuro di Cornacchini che, però, si mostra come sempre sereno sull’argomento. «Ho fatto tante foto su quanto si dice su di me - conclude - e magari le mostrerò alla fine. Ma non sono infastidito se circolano nomi per la panchina del Bari: è tra la consuetudini del calcio. Io sono tranquillo".
Cornacchini: "Io sono tranquillo

L'allenatore parla del futuro e si mostra sereno sull'argomento
Lunedì 01 Aprile 2019, 14:58