Pasquale Iadaresta, il dottor Iadaresta visto che si è laureato in Giurisprudenza l'altro giorno, è l'uomo del momento. Terza rete in biancorosso, quella col Gela decisiva: "Finalmente è arrivato un gol che ha portato anche i tre punti: una liberazione. E' stata una partita particolarissima, che non aveva preso una bella piega. Ci tenevo a lasciare lo zampino. A livello personale diciamo che mi sono riposato per un paio di mesi. Volevo recuperare con qualche rete. Lo dedico alla mia famiglia, che mi segue da tanti anni. Mancata doppietta? Ero sfinito, sarebbe venuto giù lo stadio".
Quanto al suo impiego centellinato, il giocatore racconta: "Sono entrato senza rabbia o rancore. Da quando sono a Bari ho maturato questa consapevolezza. Tutti vogliono giocare dall'inizio. Non è facile subentrare e spaccare la partita. La strategia del mister sta portando risultati positivi. Vorrei giocare di più però sono consapevole che la squadra gioca in un certo modo e non vedo perché cambiare. Mi sto impegnando molto per adattarmi e mettermi a disposizione. Ogni attaccante ha le proprie caratteristiche ma quando si creano sinergie giuste si ottengono risultati sia dall'inizio che da subentrati. Aldilà del minutaggio, solo il fascino di giocare qui è una grande motivazione. A prescindere dagli obiettivi personali, questo stadio ti da voglia ed energia".
Parla anche mister Cornacchini: "
Ho perso qualche anno di vita, è stata una partita complicata ed ero preoccupato per quanto successo in settimana. La pressione si è fatta sentire soprattutto sui più giovani. Dite che siamo troppo nervosi? Non credo che le espulsioni siano dipese da quello. Si è trattato di ingenuità e basta. Credo che subentri un po' di stress mano a mano che ci stiamo avvicinando all'obiettivo. Può capitare calcolando che siamo primi dall'inizio del campionato. Gli arbitraggi? Sono di parte, non voglio parlarne. Non siam partiti benissimo, poi l'ingenuità sul rigore ci ha condannato un pochino, ma fino a quel momento lì abbiamo fatto poco. Ma ero convinto si potesse ribaltare, Iadaresta è un grande colpitore di testa. Con Neglia falso nove abbiamo fatto poco, ma lui può fare tutto, ha fatto anche il terzino destro nella partita".
Il tecnico continua parlando dell'esultanza nel finale: "C'era la voglia di vincere, questa settimana è stata particolare. Era difficile prepararla benissimo, perché qualche ragazzo si è fatto condizionare- Neglia terzino? L'ho allenato anche a Viterbo, ha una caratteristica importante che è la velocità. Chiaro che per me era meglio mettere lui piuttosto che sprecare un cambio, perché per me poteva farlo bene. Brienza non stava benissimo, ed in inferiorità numerica non potevo permettermi di tenerlo in campo".