Per il contrasto alla Xylella «alla fine del 2018 abbiamo stanziato 30 milioni di euro attraverso il Fondo sviluppo e coesione, di cui presiedo la cabina la cabina di regia. Inoltre, sempre attraverso tale Fondo, intendo stanziare le risorse aggiuntive necessarie, parlo di 150 milioni per il 2020 e di 150 per il 2021». Lo rende noto il ministro per il Sud Barbara Lezzi in un’intervista.
«Hanno accolto la nostra richiesta di fondi supplementari, quindi ai 110 milioni della Regione Puglia si sommeranno i 300 milioni che sono stati finanziati dal ministro Lezzi e io mi auguro che si possa arrivare alla quota di 500 milioni come richiesto». Lo spiega a Lecce il governatore della Puglia, Michele Emiliano, a margine dell’incontro avuto assieme al premier Giuseppe Conte e al Ministero per il Sud, Barbara Lezzi, con gli agricoltori salentini piegati dall’emergenza xylella.
«Come vedete - annota Emiliano - la mobilitazione di tutta la Puglia e degli agricoltori salentini è servita finalmente a scuotere il governo. Il presidente del Consiglio è apparso informato, attento e pronto a lavorare con la Regione Puglia e tutti gli operatori per ricostruire il paesaggio del Salento e il potenziale produttivo dell’olivicoltura. E’ una vittoria della Puglia».
LE PAROLE DEL PREMIER CONTE - «Con questo governo - ha aggiunto Conte - adesso abbiamo un decreto legge e in sede di conversione ho assicurato loro che raccoglieremo tutte le loro istanze. Oggi ne hanno formalizzate alcune. Siamo disponibili a potenziare le misure già adottate, gli stanziamenti già adottati che sono 30 milioni diventeranno 150milioni nel 2020, altri 150 milioni nel 2021. Chiederemo anche altre risorse all’Ue».
«Non è però solo un problema di risorse. Dobbiamo elaborare - ha rilevato il premier - un piano, un progetto, non solo con misure urgenti per facilitare l’eradicazione delle piante infette, dobbiamo anche lavorare con misure di sostegno per gli olivicoltori, per i braccianti, per tutto l’indotto coinvolto. Dobbiamo anche pensare a come rilanciare questi territori. Non solo da un punto di vista economico produttivo, ma anche di rilancio dell’immagine».