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Castellaneta Marina, l'animatore di villaggio al tempo del Covid: «Un lavoro da reinventare»

 
Redazione online

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Castellaneta Marina, l'animatore di villaggio al tempo del Covid: «Un lavoro da reinventare»

È diventato «molto pesante», dovendo barcamenarsi tra il distanziamento sociale e le nuove restrizioni riguardanti il ballo

Martedì 25 Agosto 2020, 14:59

CASTELLANETA MARINA - Intrattenere chi sceglie il villaggio vacanze per rilassarsi è diventato «molto pesante», dovendo barcamenarsi tra il distanziamento sociale e le nuove restrizioni riguardanti il ballo: un lavoro da reinventare, anche se bisogna tenere conto del fatto che già le tecnologie hanno messo «barriere» tra le persone.

Ad esserne convinto è il vicecapo animazione di Much More Intrattenimenti presso «I Turchesi Village» di Castellaneta Marina, Francesco Preci, 32 anni, di Marzabotto, per tutti Checco.
«Questa situazione - spiega - ha modificato il lavoro: le persone sono intimidite nell’avvicinarsi, nell’avere un rapporto diretto. Si crea una nuova barriera oltre a quella che già esiste se si pensa a chi sta davanti al telefono e non socializza o chi dà il telefono al bimbo per farlo stare tranquillo. Il Covid-19 è arrivato in un momento in cui la tecnologia ci sta superando e va a braccetto con la situazione: se già prima eravamo vicini ad un distanziamento sociale, adesso siamo costretti a viverlo».

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