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Coronavirus Taranto, guarito operaio Mittal contagiato

 
Redazione online

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Coronavirus Taranto, guarito operaio Mittal contagiato

foto Todaro

Esce oggi dall'ospedale Moscati dove era stato ricoverato

Giovedì 09 Aprile 2020, 12:59

È guarito ed esce oggi dall’ospedale Moscati di Taranto, uno dei Centri Covid della Puglia, Fabio, il giovane dipendente dello stabilimento ArcelorMittal che era risultato positivo al Coronavirus ed era stato ricoverato per polmonite interstiziale. L’operaio dovrà seguire una terapia a casa, ma ha sconfitto il virus. "Desidero ringraziare - sottolinea il lavoratore in una nota diffusa dall’avv. Gina Lupo, legale nominato dalla famiglia per tutelare la sua immagine e la sua privacy - tutti coloro che attraverso i social mi hanno incoraggiato e spinto a non mollare mai. Oggi rientro in famiglia e seguirò le prescrizioni di questi fantastici medici. Ho passato giorni difficili. Per questo vi dico non mollate e restate a casa». L’avv. Lupo sottolinea che il lavoratore è «provato ma felice perché i risultati dei tamponi effettuati in questi giorni hanno dato esito negativo. Fabio desidera ringraziare in primis il dottor Buccoliero, responsabile del reparto Covid di Taranto, e tutti i sanitari ed infermieri che si sono presi cura di lui».

MEDICI PER AMBIENTE ISDE TARANTO: ALTO RISCHIO CONTAGI - «È inaudito, scandaloso, non compatibile con i criteri di prevenzione che la prosecuzione dell’attività di una fabbrica di queste dimensioni, con al lavoro fino a 5.500 persone, venga stabilito ignorando l’appello dei medici: la priorità in questo momento è il distanziamento sociale, stare a casa, evitare che si generino focolai epidemici». Lo affermano i Medici per l’Ambiente di Isde Taranto riferendosi allo stabilimento ArcelorMittal di Taranto.

«Non si comprende - aggiungono - perché sono tutti pronti a fare ringraziamenti pubblici ai medici definendoli eroi, un magro premio di consolazione, mentre nelle decisioni che riguardano la salute quegli stessi 'eroi' vengono ignorati». Per i medici di Isde «anche questa volta Taranto è sottomessa a un volere politico che antepone gli interessi dello Stato alla salute dei cittadini. Il prefetto fa retromarcia sulla prima decisione (che ha sospeso dal 26 marzo al 3 aprile la produzione ai fini commerciali, consentendo comunque l’impiego di un numero massimo di 3.500 dipendenti diretti e 2mila dell’appalto nelle 24 ore, ndr) e approva la prosecuzione dell’attività dell’acciaieria Arcelor Mittal». I medici ricordano che «di questo virus conosciamo poco, ma sappiamo con certezza che impiega tempi brevi per propagarsi. Cosa racconterete, voi che ci governate, che - concludono - prendete le decisioni sulla pelle dei cittadini di Taranto, se l’epidemia ci dovesse travolgere? Direte ancora grazie agli eroi che non avete ascoltato, gli eroi dai quale parte l’avvertimento che l'acciaieria tarantina è una polveriera che può costare una diffusione del virus di entità gravissima?».

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