Lunedì 08 Settembre 2025 | 20:27

«Manfredonia e Foggia bocciate dal Ministero dell'Interno sulla video sorveglianza»

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

«Manfredonia bocciata dal Ministero dell'Interno sulla video sorveglianza»

Una veduta di Manfredonia

La consigliera d'opposizione di Manfredonia Fresca: «Comune escluso dai finanziamenti nonostante l'incidenza di criminalità». Promossa invece l'altra città garganica Peschici

Sabato 16 Aprile 2022, 13:45

16:40

FOGGIA - «La città di Manfredonia, nonostante venga riconosciuta incidenza “elevatissima” della criminalità, finisce al 1732 esimo posto» e dunque esclusa, dalla graduatoria delle città beneficiare dei finanziamenti del Ministero dell'Interno in merito alla sicurezza urbana attraverso la realizzazione dei sistemi di videosorveglianza. E' quanto rende noto il capogruppo in seno al Consiglio comunale di Manfredonia Nuova Giulia Fresca. La già candidata a sindaco della città garganica, nella sua analisi contraria alla maggioranza consiliare, tira fuori il decreto del ministero dell'Interno Luciana Lamorgese del 9 aprile scorso, che ha approvata la graduatoria, pubblicata in questi giorni, redatta dalla competente Commissione di valutazione sulla base dei criteri e dei punteggi previsti dal decreto interministeriale, e che tiene conto della quota di riserva in favore dei comuni del Mezzogiorno, che esclude senza diritto di ripescaggio Manfredonia.

Il contributo statale, diretto a sostenere gli oneri sopportati dalle amministrazioni municipali per l’installazione dei sistemi previsti nell’ambito dei Patti per la sicurezza urbana sottoscritti tra i prefetti e i sindaci ha messo a disposizione 27 milioni di euro ed i progetti che godranno del contributo saranno solo i primi 416. Tra questi, tre sono pugliesi: Bari (182° posto), Cellino San Marco (225°) e Peschici (364°). Quest'ultima, come Manfredonia, è una cittadina che fa parte dell'area garganica. E tra l'altro a Bari, la giunta ha proprio approvato ieri due studi di fattibilità per l’installazione e la manutenzione delle telecamere di videosorveglianza. Nello specifico si tratta di risorse pari a 2 milioni 343mila euro per annualità 2022 del Piano triennale delle opere pubbliche e di 2 milioni e 200mila euro per le annualità 2023-24.

«Personalmente - scrive la rappresentante di Manfredonia Nuova - dall’analisi della richiesta presentata dai commissari, ho immediatamente colto che non sarebbe andata a buon fine in quanto non era stata prevista alcuna quota di cofinanziamento che, al contrario e come si evince dai comuni risultati assegnatari, avrebbe fatto la differenza in termini di punteggio finale. Per tale motivo, all’indomani dell’insediamento del Consiglio Comunale, presentai l’interrogazione al sindaco Gianni Rotice e alla sua giunta per conoscere “quali decisioni si intendono assumere nel caso in cui il progetto citato non ottenga il finanziamento richiesto al fine di garantire e rafforzare, comunque, la sicurezza urbana della città di Manfredonia”. La risposta fornitami dall’assessore delegato, Angelo Salvemini, fu semplicemente: “il medesimo progetto sarà candidato anche ad altre fonti di finanziamento qualora dovessero essere pubblicati bandi ad hoc”. E L’assessore chiuse con le parole: “purtroppo, attualmente, la condizione di predissesto in cui versa il nostro Ente non permette l’accesso a fondi di finanziamento interni”».

ANCHE FOGGIA ESCLUSA

«La città di Foggia è stata esclusa dai finanziamenti del Viminale per la videosorveglianza: cosa deve accadere ancora per far capire che i cittadini foggiani vogliono una città più sicura?». Lo chiede il commissario cittadino di FdI Foggia, Mario Giampietro. «La videosorveglianza - spiega - è essenziale come primo deterrente, ed i cittadini foggiani vogliono la presenza dello Stato. Eppure ieri la ministra degli Interni Luciana Lamorgese, in una conferenza stampa a Campobasso, in occasione della riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza si è focalizzata sul fatto che il Molise dev'essere difeso dalle criminalità limitrofi tra cui quella foggiana. A quest’affermazione rispondiamo con una domanda: non sarebbe meglio forse partire con la difesa di Foggia dalla sua criminalità?».
«La ministra, nel mese di gennaio e non secoli fa - evidenzia il commissario FdI - a Foggia fece visita ad un territorio che in quel periodo era stato teatro di numerosi atti criminali, e che aveva chiesto con tutte le forze di una realtà stanca e sofferente di far vedere dei segnali forti. I fatti sono stati, ad oggi, tutt'altro che dalla parte del titolare del Viminale». "L'esclusione del nostro capoluogo dai finanziamenti per la videosorveglianza - conclude - è l’ennesima scelta sbagliata, lasciandoci ancora una volta in balia della poca presenza dello Stato. Foggia ha bisogno di più Stato, più sicurezza, più deterrenza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)