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Torremaggiore, salgono a 35 i casi di Covid nella Rsa. A Orta Nova sindaco in quarantena. Apricena, per uscire obbligo mascherina

 
Redazione online

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Torremaggiore, salgono a 35 i casi di Covid nella Rsa. A Orta Nova sindaco-medico in quarantena

la Rsa Sacro Cuore

La provincia di Foggia resta ancora oggi una delle più colpite in Puglia dai contagi da Coronavirus

Mercoledì 08 Aprile 2020, 09:17

12:46

È salito a 35 il numero delle persone contagiate nella casa di riposo 'Sacro Cuore' di Torremaggiore (Foggia). Lo comunica il sindaco Emilio Di Pumpo che già lunedì aveva parlato di 26 persone positive. Nello specifico hanno contratto il virus 24 dei 28 ospiti della struttura, e 11 operatori sanitari.

A ORTANOVA SINDACO-MEDICO IN QUARANTENA - «Da oggi sono in quarantena domiciliare per due settimane». Lo ha annunciato nel corso di una diretta Facebook il sindaco di Orta Nova, Mimmo Lasorsa che è anche medico al pronto Soccorso del policlinico Riuniti di Foggia. «Due giorni fa mentre svolgevo il mio turno in pronto soccorso - racconta Lasorsa - ho dovuto assistere, insieme ad un collega e ad alcuni infermieri, un giovane con gravi problemi finito in rianimazione. Successivamente, a questo paziente è stato fatto il tampone che è risultato positivo». Per questo è stata disposta la quarantena domiciliare per tutti coloro i quali abbiano avuto un contatto con il paziente durante le manovre rianimatorie.
«Il lavoro dell’amministrazione comunale andrà avanti - precisa Lasorsa - la mia squadra continuerà a lavorare in questi giorni e io sarò presente in tutte le azioni amministrative da intraprendere».

APRICENA: OBBLIGO MASCHERINE PER USCIRE - «Chiunque esce di casa, solo per necessità (lavoro, spesa, medico) dovrà farlo con guanti e mascherine». Lo comunica il sindaco di Apricena (Foggia) Antonio Potenza, che ribadisce che: «nelle giornate di Domenica 12 e Lunedì 13 Aprile 2020 (Pasqua e Pasquetta) saranno chiuse tutte le attività commerciali ad esclusione di farmacie e parafarmacie». Il sindaco Potenza ricorda a tutta la cittadinanza che «i buoni spesa sono nominativi, con essi potrà uscire a fare la spesa solo il nome stampato sui buoni. Non sono cedibili e dovranno essere consumati entro il 30 aprile».

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