L’Intelligenza Artificiale Generativa sta diventando sempre più centrale nelle strategie delle aziende italiane, e il Sud non fa eccezione. Secondo la ricerca Dell Technologies Innovation Catalyst, il 60% delle imprese ha già superato la fase iniziale di implementazione della GenAI, anche se il percorso di piena integrazione è ancora in corso. Solo il 2% delle aziende, invece, ne vieta esplicitamente l’uso per via della sensibilità del proprio core business.
Se a livello nazionale l’adozione della GenAI è in crescita, nel Mezzogiorno si registra un interesse crescente, anche se con sfide specifiche da affrontare. Il 10% delle aziende ha avviato l’implementazione senza ancora coinvolgere i team di data science nello sviluppo di modelli interni, mentre il 28% ha già pianificato un budget dedicato. Tuttavia, nelle regioni del Sud, dove il tessuto imprenditoriale è composto in larga parte da PMI, la disponibilità di risorse e competenze specializzate rappresenta un ostacolo non trascurabile.
Parallelamente, il 40% delle aziende italiane ha deciso di destinare parte delle risorse IT ai progetti di AI, mentre solo il 4% non prevede alcun investimento in questo ambito. Nel Mezzogiorno, le grandi aziende stanno guidando la sperimentazione, mentre le piccole e medie imprese faticano ancora a trovare modelli di adozione sostenibili, spesso a causa di limitazioni infrastrutturali e di un accesso più ridotto ai finanziamenti per l’innovazione.
Secondo Filippo Ligresti, Vice President & Managing Director di Dell Technologies Italia, la GenAI rappresenta un’opportunità chiave per la trasformazione digitale delle imprese italiane.
Il Sud Italia possiede un grande potenziale nel campo dell’innovazione, grazie anche alla presenza di distretti industriali d’eccellenza e di università sempre più attive nella ricerca sull’AI. La chiave sarà creare sinergie tra aziende, istituzioni e centri di ricerca per accelerare l’adozione della GenAI in modo strutturato.
L’adozione dell’AI Generativa nel Mezzogiorno potrebbe rappresentare un volano per la crescita economica e l’occupazione, soprattutto nei settori strategici come il manifatturiero, l’agroalimentare e il turismo, dove l’innovazione può fare la differenza. Tuttavia, è fondamentale che le imprese del Sud possano accedere a finanziamenti adeguati e a percorsi di formazione per colmare il divario di competenze tecnologiche.
Il fatto che solo una piccola percentuale di imprese italiane abbia escluso l’uso della GenAI dimostra una crescente maturità del mercato. Per il Mezzogiorno, questa tecnologia rappresenta una sfida ma anche una grande opportunità: sfruttarla al meglio potrebbe significare accelerare l’innovazione, migliorare la competitività e ridurre il divario con le altre aree del Paese.